Madignano, 31 maggio 2019

Il fallimento della Shernon Holding che lo scorso agosto aveva rilevato i 55 punti vendita di questo colosso della grande distribuzione, non lascia nei guai solo i dipendenti, ma coinvolge anche i tantissimi fornitori che hanno continuato nel tempo a fornire merce al marchio, nonostante le difficoltà dell’azienda.
Marco Degli Angeli, consigliere Regionale del M5S Lombardia, è in contatto diretto con il Tavolo di crisi del Mise: "Si rischia l’effetto domino e il Ministero dello Sviluppo economico è al lavoro per limitare al massimo i danni. Ieri sono stati accolti al Mise, assieme ai rappresentanti delle regioni interessate e ai commissari straordinari. L’obiettivo in questo momento è delineare con chiarezza il contesto aziendale, al fine di studiare assieme alle Regioni, le possibilità da mettere a disposizione per queste imprese, anch’esse duramente coinvolte dal fallimento di Mercatone Uno e per le quali si sta valutando l’accesso al Fondo per il credito alle aziende vittime dei mancati pagamenti".

Perché si è arrivati a questo punto?
"Paghiamo le conseguenze di una vendita che non ha tenuto conto della scarsa affidabilità dell’acquirente e che ci consegna una situazione occupazionale sicuramente preoccupante. Ora è importante salvaguardare lavoratori, fornitori e creditori, poi ci sarà il tempo per indagare sulle responsabilità di chi ha avallato una scelta aziendale del genere meno di anno fa".

Sarà possibile tutelare anche i fornitori?
Si farà tutto il possibile, questo è certo. Il confronto è avviato, come lo studio delle possibili misure da adottare per la tutela di questi lavoratori che, pur non essendo direttamente tra i circa 1800 dipendenti di Mercatone Uno, ne condividono le sorti".

Nella foto, lo sciopero dei dipendenti di Mercatone uno