Crema, 24 febbraio 2019
Al S. Domenico, questa sera alle 21, c'è Molière con la sua commedia brillante La scuola delle mogli.
Al centro dell’opera vi è un‘ossessione: il tradimento. Il protagonista, il signor del Ceppo, sta per sposare la giovanissima Agnes, una ragazza che ha cresciuto fin da bambina con l’idea di educarla e plasmarla a suo piacimento. “Con le donne faccio a mio modo, sposo una deficiente sottomessa a me completamente”. Ma la vita segue il suo corso, e la ragazza si innamora di un giovane che la seduce con premure e tenerezze.
La gelosia, si sa, è uno stato nervoso e il signor del Ceppo cercherà invano di trattenere la bella fanciulla che, una volta scoperta la passione, ritroverà anche il proprio carattere: “L’amore è un grande maestro”.
Oltre alla perdita dell’onore, l’uomo soffrirà soprattutto le pene d’amore: non troverà pace, e con la forza cercherà di strappare la piccola Agnes dalle braccia del giovane rivale, ma i suoi tentativi risulteranno completamente vani.
La scuola delle mogli riesce innanzitutto in un intento che spesso a teatro si dimentica: suscitare ilarità. Al tempo stesso, però, i personaggi non si riducono a semplici cliché, apparendo più complessi e articolati. L’amore e il dolore si scontrano, e le contraddizioni dei personaggi, seppur paradossali, contribuiscono a renderli più credibili.
La scuola delle moglie, con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini.
Biglietti da 15 a 35 euro.