Crema, 24 luglio 2019

Il Movimento 5 stelle mette a conoscenza del piano case, nel quale si evince che gli alloggi a disposizione di chi ne ha bisogno sono... tre.

"Qualche tempo fa, il M5S Cremasco ha chiesto all’amministrazione comunale di Crema di conoscere se l’assemblea dei sindaci del Distretto cremasco, di cui il primo cittadino Stefania Bonaldi, oltre a esserne il presidente, è anche il referente politico, avesse approvato, per l’anno 2019, il “Piano dell’offerta dei servizi abitativi pubblici e sociali“ (alloggi popolari – ex ERP).

Si tratta di un documento molto importante, in quanto, attraverso il “Piano”, i cittadini che si trovano in condizioni di disagio socio – economico possono conoscere il numero degli alloggi di proprietà dei comuni in cui risiedono o dell’ALER che si rendono annualmente disponibili per il soddisfacimento delle loro esigenze abitative.

Proprio in questi giorni, si è appreso che, sia pure in ritardo rispetto a quanto avvenuto in altre realtà territoriali similari e contigue a quella del Cremasco, il “Piano” è stato finalmente approvato. Nulla di grave, si potrà commentare, se non fosse che la mancanza di tempestività indica, pur sempre, un insufficiente livello di attenzione nei confronti di una certa situazione, qualunque essa sia.

Di attenta considerazione hanno, invece, bisogno tutte quelle persone che, versando in condizioni socio – economiche precarie, sono alla ricerca di un alloggio pubblico.

Mentre negli alloggi di proprietà del comune di Crema la morosità, causata anche da coloro che sono in grado di sostenere il pagamento dei canoni di affitto, continua ad aumentare, avendo raggiunto nel corso del 2018 l’importo record di Euro 604.000,00=, si è venuti a conoscenza che, nel corso dell’anno 2019, l’amministrazione comunale metterà a disposizione delle persone in condizioni disagiate soltanto tre alloggi.

Ancora una volta, si è, dunque, persa l’occasione per dimostrare tutta l’attenzione e la cura nell’affrontare il disagio abitativo che, pur manifestandosi nell’ambito dell’intero territorio cremasco, colpisce soprattutto il comune di Crema".