Crema, 15 marzo 2017

Nessun sadico o maniaco, nessun a vendetta, solo un forte dolore dovuto a un attacco di trombosi che spinge l'animale in preda a fitte lancinanti ad automutilarsi per cercare sollievo. Questa la tesi della clinica veterinaria di Crema che ha in cura Pallino, confermata anche dalla prima veterinaria che l'ha visto e suffragata dai proprietari del bassotto. Un sospiro di sollievo per tutti, sapere che non ci sono persone tanto squallide e crudeli da mozzare le dita dei piedi a un cagnolino e stop alla caccia al colpevole che per fortuna non c'è. La vicenda, otto giorni fa, aveva sconvolto tutti. la padrona di Pallino, assentatasi solo per un'ora, dalle 14 alle 15, aveva trovato il suo bassotto di sette anni e mezzo nascosto sotto un tavolo e con le amputazioni alle zampe posteriori. Subito aveva portato il cane alla veterinaria e poi aveva presentato denuncia ai carabinieri di Castelverde contro ignoti. Il giorno successivo il cane era stato portato alla clinica veterinaria di Crema e ricoverato. Da subito erano sorti dubbi in merito a chi potesse aver inferto le mutilazioni al cane, tanto che i carabinieri parlavano di un animale che potesse aver morsicato il cane. Ma già venerdì usciva l'ipotesi dell'automutilazione che prendeva sempre più consistenza. Fino a ieri, quando la proprietaria, aveva ritrovato nella spazzatura il vomito del cane ripulito subito dopo il suo ricovero. E proprio in questo, consegnato alla veterinaria, sono state trovate le prove di quanto avvenuto. C'erano le piccole falangi delle dita amputate.

Fine del mistero e anche della caccia ai fantasmi. Adesso Pallino sta meglio. La speranza è che continui a star bene e riesca a superare l'handicap, cosa del tutto possibile.

Nelle foto, Pallino nella clinica veterinaria di via Stazione a Crema