Crema, 16 luglio 2017

Letto il comunicato della Provincia di Cremona sull'eradicamento (che non si ottiene) della nutria, che è solo un miraggio e una spesa, e sul continuo aumento di costi in una missione del tutto improduttiva (non lo diciamo noi, lo dimostrano i fatti), casuale, disordinata, nonché costosa e crudele, UNArivolta Onlus (Uomo Natura ANIMALI) ancora una volta rivolge il proprio appello alle istituzioni affinché si decida, finalmente, di percorrere una nuova via: quella della sterilizzazione, che ottimi risultati ha dato a Buccinasco.

Si tratta di un progetto di contenimento naturale delle colonie di nutrie, nelle quali individui riproduttori sterilizzati, continuando a difendere il territorio in competizione per il cibo e gli spazi con gli individui fertili, impediscono fenomeni di immigrazione e riducono il tasso riproduttivo della colonia. Questo è un sistema indolore, rispettoso della vita e sicuramente più gradito dell’uccisione cruenta, che risulta impopolare presso il pubblico più sensibile.

UNArivolta, che gestisce l'Ufficio Diritti Animali a Rivolta d'Adda, Agnadello e Pandino, presenterà di nuovo richiesta di finanziamento in Regione per avviare il progetto pilota a Rivolta d'Adda, per iniziare a ridurre la popolazione delle nutrie in luoghi ben precisi e poi allargare l'area libera dal castorino. Dimostrando che la sua idea, e non quella che i politiconi locali pubblicizzano sui giornali, è quella vincente.

UNArivolta si dice sconcertata nel rilevare - di nuovo - come siano i politici e non i biologi o gli etologi, a definire come risolvere il problema nutrie. Che conoscenze hanno il consigliere provinciale Alberto Sisti, Fondazione UNA (Uomo Natura Ambiente), che è una associazione di cacciatori, Daniele Bertoni, che non è un biologo, ma lavora per la Beretta, fabbrica armi e il comandante della Polizia Locale Provinciale, Mauro Barborini, per definire i comportamenti etologici e riproduttivi della nutria?

UNARivolta

Nella foto, una nutria bianca