Crema, 19 giugno 2019

Nove persone denunciate, fatture false per 25 milioni di euro, immobili per cinque milioni euro e altre proprietà sequestrate. Oltre due anni di lavoro della Guardia di Finanza di Crema hanno portato nei giorni scorsi a denunciare nove persone per frode fiscale e false fatturazioni.

Secondo quanto riferito dal comandante della Guardia di Finanza di Cremona, colonnello Cesare Marangoni, l'operazione è partita nel 2016 quando i militari di Crema hanno messo gli occhi su una società cooperativa di pulizie cittadina che mostrava qualcosa di anomalo. Continuando nelle ricerche, l'indagine si è spostata nel lodigiano, dove risiedevano la maggior parte delle persone sospettate e dove avevano sedi le cooperative fasulle. La tenenza di Crema, con la supervisione della procura di Lodi, è riuscita a identificare la persona che era a capo dell'organizzazione, un egiziano di 47 anni residente nel lodigiano. A lui facevano capo altri cinque connazionali, due romeni e un italiano. Secondo le indagini, queste persone mettevano in piedi società fittizie, emettevano fatture false, ne incassavano l'Iva senza versarla e poi scomparivano. Una di queste società aveva sede a Roma, città dove è più semplice passare inosservati e faceva capo all'unico italiano del sodalizio, mentre le altre erano nel lodigiano, con l'eccezione della prima, a Crema e di un'altra trovata con sede a Pontenure (Pc).

A inizio del mese l'operazione si è conclusa con il sequestro di tre immobili per un valore di cinque milioni di euro e le denunce per le nove persone indagate.

Nelle foto, la Guardia di Finanza e l'ultimo immobile sequestrato