Crema, 26 aprile 2019

Forza Italia accusa l'amministrazione di non saper spendere i soldi che sono stati sbloccati dal patto di stabilità.

"Dopo anni, per la precisione dal 2007 - anno da cui il Patto di stabilità è intervenuto a limitare la capacità di spesa per investimenti e anche per alcune spese correnti -, nel 2018 abbiamo assistito allo sblocco del Patto di stabilità per svariate centinaia di migliaia di euro e con variazioni di bilancio al fine d’incrementare le disponibilità di spesa a favore, soprattutto, delle opere pubbliche, sia in investimento, sia in competenza.

Tra i primi doveri di un amministratore vi è quello di spendere i soldi che si sono pretesi dai cittadini contribuenti. A maggior ragione dopo che, fin dal suo primo insediamento, l'attuale maggioranza ha portato le tassazioni al massimo consentito dalla legge. Scelte che, in più circostanze, abbiamo rilevato e criticato con decisione. Ad esempio, l'aumento dell'addizionale Irpef al massimo di legge era eccessivo e oggi stride ancora di più per l’incapacità di dare seguito a quel prelievo forzoso, ponendo in essere lavori utili a ridare dignità alla nostra bella città, che, per fortuna, continua ad essere tale indipendentemente dall’Amministrazione Bonaldi .

Con gli assestamenti di bilancio del 2018, atti che contribuiscono al rendiconto finale, sono andati a rimpinguare una serie di capitoli, in particolare quelli relativi ai lavori pubblici, per oltre mezzo milione di euro, per poi non essere in grado di spenderli, conseguendo gli obiettivi che si erano prefissati.

Proprio sui lavori pubblici è risultato inaccettabile che, a fronte di un cospicuo aumento richiesto, alla fine non siano stati capaci di spendere un milione e duecentomila euro, quasi due miliardi e mezzo delle vecchie lire. Il grave è che parliamo di risorse in parte corrente e non per opere di investimento. Risorse importanti per il decoro della città e per la nostra sicurezza. Basta guardarsi in giro, in centro come in periferia, per vedere che la normale manutenzione è sotto scacco da parte di una Giunta che non è in grado di formulare una programmazione strategica.

Sugli investimenti, le cose non sono andate meglio, anzi. Ci siamo trovati in questa situazione: soli 3.600.000 euro impegnati e 4.680.000 euro a FPV vincolato, su ben 10.751.000 euro di stanziamento; dulcis in fundo, solo 647.000 euro di mandati di spesa entro il 31.12.18.

Stiamo parlando di opere pubbliche. Quelle di cui la città necessita e che l'Amministrazione aveva reiteratamente inserito nel corso degli anni nel Piano delle Opere. Intendiamoci, i 650.000 euro di piazza Garibaldi nel 2019 verranno spesi, nonostante il progetto previsto non piaccia alla maggioranza della città. Ma ce n'è per arrivare a usare tutto quanto previsto entro il 31.12.2019, limite entro il quale si potrà spendere quanto previsto dal 2018. Siamo già a maggio. Incrociamo le dita.

Il problema è che non c'è stato e non c'è un controllo sistematico degli obiettivi politici che vorrebbero raggiungere. Chi non è stato in grado di occuparsene faccia un passo indietro e lasci ad altri più competenti lo spazio per recuperare ritardi che rischiano di diventare strutturali. Eppure governano da 7 anni!

La Giunta guidata da Stefania Bonaldi è, purtroppo, sostenuta da una maggioranza che non è incisiva e non ha il coraggio di denunciare pubblicamente le cose che non vanno, limitandosi a sterili riunioni settimanali.

La maggioranza, invece, dovrebbe avvertire il dovere di chiedere un immediato cambio di passo ai propri Assessori e al Sindaco e dovrebbe vincolarli ed inchiodarli alle loro responsabilità, come facciamo noi, che siamo e restiamo una minoranza costruttiva.

Crema 2020, come la piscina, o ancora come i parcheggi a pagamento devono essere denunciati. Qualche Assessore si faccia da parte, per la colpevole incapacità e per non aver tenuto sotto controllo neppure le convenzioni sottoscritte, lasciando la possibilità ai privati di non rispettarle compiutamente e, certamente, non andando in direzione della difesa degli interessi pubblici.

I soldi dei cittadini contribuenti vanno spesi. Senza se e senza ma.

Non è certo una buona scusa ritenere che la responsabilità di non essere riusciti a farlo sia addebitabile a una struttura, che le ultime finanziarie hanno certamente mortificato senza peraltro mai vietare agli enti locali di fare ricorso a competenze esterne, quando ci si rende conto che la struttura interna non è momentaneamente in grado di soddisfare i fini da raggiungere.

Ci viene semplice suggerire all'Amministrazione da una parte di fare ricorso - se necessario, come a noi pare - a professionalità di cui il mercato privato è straordinariamente ricco, e dall'altra parte di investire in risorse umane e in formazione, per un controllo interno più serrato e trasparente.

Non si creda però che l'attuale Giunta non abbia alcuna responsabilità rispetto allo stato dell'arte della macchina organizzativa comunale. Ha responsabilità pesanti. Nei momenti difficili, non ha saputo distinguersi per "creatività" e lungimiranza, soprattutto rispetto ai ruoli apicali.

Piangersi addosso per le carenze delle finanziarie che si sono succedute negli ultimi anni non assolve nessuno; anzi è un'ulteriore dimostrazione di una Giunta che non ha saputo essere all'altezza della situazione.

Pensiamo poi alle entrate per le "multe": milioni di euro provenienti dalle sanzioni per l'inosservanza delle regole stradali. Noi li spenderemmo tutti per il rifacimento delle strade, per l'abbattimento delle barriere architettoniche, per la segnaletica e per la sicurezza dei cittadini, ma, soprattutto, avremmo pronti da tempo i piani e i progetti strategici necessari. Le strade e la loro carenza di decoro e sicurezza sono la più evidente denuncia di un’Amministrazione che, al presentarsi dell'opportunità di spendere risorse che fino a ieri non c'erano, non è risultata strategicamente pronta a intercettarle, per carenza di programmazione. Se si considera, tra l'altro, che le gare oramai vengono effettuate dalla centrale di committenza, che era prima SCRP e oggi Consorzio IT, cioè da realtà esterne al Comune, si aggrava la responsabilità oggettiva di una Giunta davvero poco adeguata a soddisfare gli interessi reali della comunità.

Non ci siamo. Sono scoperti su troppi fronti e per questo siamo preoccupati. Non crediamo che siano in grado di invertire il loro senso di marcia, per veder realizzato quello che la città si aspetta, dopo essere stata “spennata”.

Se hanno bisogno di noi, noi ci siamo. Ci siamo e ci siamo sempre stati.

Loro no, soprattutto quell’Assessore che ha visto della malafede nel nostro impegno disinteressato su Piazza Garibaldi e al quale non solo rimandiamo tale accusa infondata ma continuiamo a chiedere di valutare di fare un deciso passo indietro, dopo i tanti disastri perpetrati. Non siamo certo stati noi a togliergli la delega all'Urbanistica. Una qualche ragione ci sarà pur stata e lo hanno fatto quando faceva l'Assessore a tempo pieno".

Gruppo consiliare di Forza Italia


Il Pd , con il capogruppo Jacopo Bassi, replica.

"In risposta alla conferenza stampa del gruppo di Forza Italia tenutasi oggi, non si può non commentare ponendo grossi interrogativi sull’opportunità di ritagliarsi uno spazio col fine di fare opposizione politica nel giorno della Festa della Liberazione.

Non pretendo di insegnare a nessuno come fare opposizione, perché non è certo il mio ruolo. Trovo però estremamente spiacevole che si sia scelto una data sede di celebrazioni istituzionali di primissimo piano, e di un valore sempre cruciale per la tenuta democratica dl Paese, per trovare un momento in cui attaccare l’amministrazione.

Ringrazio sempre l’opposizione quando fa il suo mestiere, anche in maniera aspra e serrata. Ma il 25 aprile deve essere il giorno in cui, pur nelle differenze, tutte le parti politiche celebrano la restituzione della democrazia entro la quale operano, un valore comune che deve essere messo più in alto della battaglia politica. Perché senza di esso, la dialettica politica non esiste.

Esternato il dispiacere per un’occasione mancata, non mi sottraggo alla disanima dei punti snocciolati dai tre decani di Forza Italia. Alle accuse di “città conciata male” o di “fallimento dell’amministrazione” replico dicendo che i flussi di turisti, la vivacità delle attività ludico-culturali, la cantierizzazione di opere strategiche come il sottopasso di Santa Maria e gli interventi di recupero e abbellimento (ex tribunale, immobile via Indipendenza, via Cadorna, porta Serio, Piazza Garibaldi, gli impegni assunti sull'area degli Stalloni ecc.) stanno a testimoniare una realtà ben diversa da quella dipinta dal gruppo capeggiato da Agazzi.

Sia chiaro: tutto si può ottimizzare, l’amministrazione non è perfetta, e gli interventi delle opposizioni sono utili per migliorare i servizi offerti a Crema e ai suoi cittadini. Ma credo si possa fare il lavoro dell’opposizione senza dire continuamente che va tutto allo scatafascio. Perché non è vero. E i cremaschi lo sanno benissimo".

Jacopo Bassi, capogruppo Pd in consiglio comunale