Crema, 19 maggio 2019


Questa settimana in consiglio comunale è passato l'accordo di partnership tra A2A e Lgh. Le fasi che hanno caratterizzato l'approdo a questo accordo, lunghe e laboriose, hanno avuto non solo plauso, ma parecchie critiche. Anche oggi che l'accordo è concluso c'è chi ritiene che non sia soddisfacente. I grillini criticano pesantemente l'operato del comune.

Ecco il comunicato.

"Gli elementi emersi durante la Commissione Garanzia confermano ancora una volta che la fantomatica partnership tra LGH e A2A è una svendita totale in piena regola. La cosa grave è se chi l’ha avallata ne sia stato complice oppure non abbia capito cosa stava avvenendo. Entrambe le cose sono gravissime, denotando complicità o incompetenza.

Premettiamo subito che, anche qualora la vendita fosse stata obbligata dai debiti, questi non sono piovuti dal cielo, ma in seguito a gestioni scriteriate nel tempo delle amministrazioni di Centrodestra e Centrosinistra. In secondo luogo, una (s)vendita di asset di valore, sia economico sia sociale per la comunità, di LGH al principale competitor lombardo A2A (casualmente controllata da comuni governati dal PD) inspiegabilmente senza alcuna gara come anche certificato dall’ANAC, è sbagliato a prescindere: per risanare il debito, bisognava puntare sulla cessione di quote di minoranza con gare pubbliche, valorizzare strutture e processi di valore, gioielli che sarebbero senz’altro cresciuti se presieduti maggiormente, con una gestione oculata, alternativa alla cessione cieca e maldestra del pacchetto di maggioranza, comprensivo di autonomia e di strategia.

Inoltre, come appreso in Commissione Garanzia, il prezzo pattuito, già estremamente basso, sarà ancora più basso in quanto LGH non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Ci chiediamo ora chi siano i “competenti” che hanno redatto tali clausole, facendo rimettere ulteriori soldi ai soci di LGH? I soci di LGH si sono accorti di non contare più niente e che LGH ha cambiato l’Amministratore Delegato e Linea Più è confluita in A2A Energia senza che nessuno li abbia interpellati? In caso contrario, nessuno si è opposto allo svuotamento di LGH attraverso nomine Milano-centriche di gente proveniente esclusivamente da A2A? Chi blaterava di partnership si è accorto che persone di nomina A2A stanno svuotando LGH dall’interno? Che valore può avere il 49% di una società che a breve non avrà niente al proprio interno, dato che tutte le società di business stanno confluendo in A2A? I comuni di LGH non hanno più alcuna voce in capitolo, altro che partnership! Qual è la visione prospettica e l’autonomia decisionale che il Comune ha ora in un settore così strategico dal punto di vista economico, occupazionale e soprattutto ambientale, come quello energetico? Ormai nessuno, dato che tutte le leve decisionali sono state spostate a Milano e sul territorio rimarranno forse solo sedi periferiche. Pertanto, invitiamo il sindaco Bonaldi a confrontarsi nella concretezza con i tanti professionisti che lavora(va)no in LGH, in modo che si faccia una idea ben chiara dello scempio commesso. Dipendenti, neoassunti, dirigenti, riunioni operative e direttive sono allocate esclusivamente a Milano. Consulenze informatiche, legali e commerciali gravitano lontano dal nostro territorio e tutto l'indotto che queste aziende generavano è svanito in coerenza con la visione della maggioranza amministrativa di esportare persone preparate, con conseguente svalutazione anche delle attività commerciali e degli immobili. Questa svendita in piena regola avrà ripercussioni a lungo termine su tutto il nostro territorio ed è giusto che l’Amministrazione e tutto il Consiglio Comunale ne prendano atto, anche se ormai fuori tempo massimo.

Durante un consiglio comunale della scorsa consiliatura, i colleghi Boldi e Di Feo del M5S avevano consegnato a questa amministrazione una torta, come simbolo di quella spartizione, a danno di LGH e a favore di A2A. Vorremmo ancora consegnarvi un simbolo, ma ormai non c’è più nulla da consegnare: quella torta non c’è più, perché completamente divorata da A2A, senza che i “competenti” della maggioranza se ne accorgessero!"

Nella foto, la torta portata in consiglio dai consiglieri Di Feo e Boldi