Crema News - Il consigliere regionale Piloni preoccupato dalle premesse del nuovo governo Crema News

Crema, 04 giugno 2018

Egr. direttore,

in queste settimane in cui la Politica italiana si è occupata, giustamente, di dare un governo al Paese, non vorrei però che rimanesse in secondo piano la scelta del presidente americano Trump di attivare i dazi su acciaio e alluminio nei confronti dell’Unione Europea, in nome dell’interesse nazionale. Una scelta che, se non affrontata in tempo per evitare una “guerra” commerciale tra Usa e Cina, rischia di pregiudicare la nostra economia. Una scelta fatta in nome di quel protezionismo che anche in Italia sta prendendo forma attraverso il nuovo Governo, almeno a parole, ma che negli stessi Usa rischia di creare solo ulteriore disoccupazione, e non il contrario.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, l'export di acciaio verso gli Stati Uniti vale il 5% del mercato italiano, su una produzione totale di 24 milioni di tonnellate. E, di fatto, ad essere a rischio, sono circa 700 milioni di dollari di fatturato. Ciò significa che a rischio saranno migliaia di posti di lavoro. Un’ ulteriore preoccupazione è data dal contratto siglato tra Cinque stelle e Lega e che sta alla base del Governo che sta nascendo. Un contratto in cui è scritto, a proposito di Ilva, che si procederà a una sua “progressiva chiusura”. Il combinato disposto tra i dazi di Trump e le premesse contenute nel contratto tra Di Maio e Salvini, proprio sull’Ilva di Taranto, è molto preoccupante per l’industria siderurgica italiana e le conseguenti ricadute economiche e sociali in termini di occupazione e sviluppo. Una questione molto seria, dunque, che va affrontata con urgenza e che riguarda in pieno il nostro Paese, da nord a sud, e coinvolge anche la nostra Regione, vista la presenza di aziende importanti a Brescia e Cremona.

Nelle foto, il presidente americano Donald Trump e Matteo Piloni, autore della lettera