Crema, 16 settembre 2019

Parte mercoledì mattina il processo contro Ousseynou Sy, il 47enne senegalese, italiano per matrimonio, che deve rispondere del reato di strage per terrorismo e sequestro di persona, oltre che di incendio doloso e per aver dirottato un pullman e preso in ostaggio 51 ragazzi e tre adulti della seconda media della scuola Vailati di Crema con l’intenzione di portarli sulla pista dell’aeroporto di Linate e immolarsi per i bambini che muoiono nel mar Mediterraneo mentre lo attraversano per arrivare in Italia. Il conducente del pullman era stato fermato dalle forze dell’ordine, allertate dalle telefonate dei ragazzi presi in ostaggio e arrestato, dopo momenti drammatici nei quali Sy aveva dato fuoco al pullman, precedentemente cosparso di benzina, mentre ancora alcuni ostaggi erano a bordo.

Subito incarcerato, in questi mesi il dirottatore è stato interrogato varie volte dagli inquirenti. Ha cambiato avvocato, passando dal cremasco Davide Lacchini ai milanesi Richard Ostiante e Domenico Meddis. A maggio i due Pm Luca Paniz e Alberto Nobile hanno chiesto e ottenuto di poter processare Sy col rito immediato. Il gip è Tommaso Perna e il collegio dovrebbe essere presieduto dalla presidente Ilaria Simi de Burgis. Intanto l’avvocato Antonino Andronico ha pronte le carte per presentarsi come parte civile a favore di un gruppo di ragazzi che rappresenta, mentre il comune di Crema ha incaricato per fare altrettanto l’avvocato Giuseppe de Carli. La richiesta di rito immediato era stata inoltrata a Maggio e gli avvocati Ostinate e Meddis hanno cercato inutilmente di spingere il loro assistito a chiedere il rito abbreviato che avrebbe potuto comportare uno sconto di pena di un terzo, ma non c’è stato nulla da fare. “Anche l’ultimo giorno utile, ai primi di luglio, io e il collega Domenico Meddis siamo tornati per l’ennesima volta dal nostro assistito per sentire se avesse cambiato idea all’ultimo momento, ma lui è stato irremovibile. Si dice molto provato da quanto fatto e che vuole essere giudicato con il rito immediato anche se non godrà dello sconto di pena previsto per il rito abbreviato”.

L’autista è accusato di reati che potrebbero costargli una condanna molto severa, si parla in via del tutto ipotetica di oltre vent’anni di galera.

Nella foto, Ousseynou Sy