Crema News - Il punto sulla situazione del cantiere di via Stazione, dopo il flop Geo cantieri Crema News

Crema, 31 dicembre 2019

“Abbiamo fatto tutte le verifiche possibili sulla Geo cantieri e non è emerso nulla che potesse farci pensare che sarebbe finita così. Ci spiace per la situazione, ma abbiamo la coscienza a posto. Come amministrazione siamo irritati su come alcuni membri dell’opposizione abbiano ricostruito la questione ma abbiamo ritenuto di non dar seguito alla vicenda. Come persona sto valutando con il mio avvocato se denunciare chi ha esposto tesi diffamatorie”. E’ l’esordio del sindaco Stefania Bonaldi nella conferenza stampa tenuta ieri, a pochi minuti dal consiglio comunale sul bilancio del comune nella quale lei e i due assessori alla partita, Fabio Bergamaschi (Lavori pubblici) e Cinzia Fontana (Bilancio) hanno ricostruito la vicenda Geo cantieri, la ditta che, a fronte della vincita dell’appalto, non ha portato a termine i lavori e al momento tiene in stallo il cantiere che avrebbe dovuto essere già portato a termine, con la costruzione di un rondò in via Stazione, una strada di raccordo tra l’hub dei pullman e il futuro sottopasso e le pensiline dello stesso hub.

“All’azienda abbiamo corrisposto, come da legge – ha detto la Fontana – il 20% alla firma del contratto, cioè circa 172mila euro. Quindi c’è stata una seconda fattura pagata, dopo il primo Sal (stato avanzamento lavori) di circa 160mila euro. In tutto all’azienda sono stati versati circa 330mila euro. E? vero che l’azienda ha chiesto degli anticipi sul secondo Sal, ma noi glieli abbiamo negati”. Il punto del contendere è proprio questo: secondo Simone Beretta (FI), l’azienda campana si è fatta forza di questi crediti per chiederne altri alle banche. Ma la situazione, comunque non è brillante. Il cantiere è fermo e ci vuole un accordo tra la Geo cantieri e il comune per liberarlo, accordo che non può esser sottoscritto come un patto tra privati, ma deve seguire delle regole che potrebbero portare a gravi perdite di tempo. “Devo sottolineare – ha riferito Fabio Bergamaschi – che il cantiere fermo non interferisce con quello del sottopasso (non ancora cominciato, ndr). Al massimo si comincerà a scavare dall’altra parte (ma l’area in questione non è ancora stata acquisita dal comune…)”.

Una situazione non proprio brillante. All’amministrazione interessa mostrare di aver agito secondo le leggi e di non aver sottovalutato alcun passaggio. Resta il fatto che se c’è un lavoro da svolgere valutato dagli uffici di circa 1.7 milioni di euro e un’azienda offre un ribasso del 40%, i casi sono due: o gli uffici hanno sbagliato i conti o li ha sbagliati l’azienda (per essere benigni).

Resta in fatto che il guaio è fatto. Ora la seconda arrivata nell’asta ha già visto il cantiere e detto che la sua offerta, un ribasso del 33% non è più valido, in quanto tempi e prezzi sono cambiati. Inoltre, i lavori eseguiti dalla Geo cantieri per 330mila euro con ogni probabilità non saranno presi in considerazione dalla 3V di Cisano. Per cui, alla fine, quella cifra di 1.7 milioni di euro stimata dall’ufficio tecnico alla fine sarà avvicinata di parecchio. Senza contare il danno dovuto all’aggravio dei tempi e sperando di trovare un accordo bonario con la Geo cantieri che, pur avendo causato il guaio, ha il coltello in mano dalla parte del manico.

Nella foto, Bergamaschi, Bonaldi, Fontana