Crema News - Il regista si pente di aver girato il suo film a Crema Crema News

Crema, 15 gennaio 2019

“Ho fatto l’errore clamoroso di girare Chiamami col tuo nome a Crema”. E’ la dichiarazione di Luca Guadagnino rilasciata in un lunga intervista a Francesco Alò per il sito Badtaste.it lo scorso 31 dicembre, una dichiarazione seguita da altre ancora più choccanti che il regista ha rilasciato nella sua casa di Crema, dopo aver detto che stava abbandonando quell’appartamento per tornare a Milano (dove il regista ha sempre abitato, ndr).

“Un regista non deve mai girare un film nel luogo dove abita – ha ripreso Guadagnino. - Crema per me era sempre stato un luogo di solitudine e di anonimia che a me piace, un posto compassato e nebbioso. Quando abbiamo cominciato a girare il film, ci siamo scontrati con l’ostilità brutale della cittadina, perché loro qui sono molto concreti, sono quelli del fare. Quando tu blocchi la città per mettere la scenografia, i commercianti ti dicono che hanno perso i soldi perché non hanno potuto avere i clienti in negozio in quanto era tutto bloccato e hanno fatto scrivere articoli sui giornali dove si lamentavano. Poi quando il film è uscito ed è stato un successo importante, lo è stato anche per Crema che ha visto il tasso di turismo aumentare del 1000 percento, perché in tanto sono venuto a vedere i luoghi dove è stato girato il film. Questo però ha distrutto la mia anonimità perché qui non si può più stare”.

Un’intervista choc che è sfuggita per qualche tempo ai più, in quanto il sito in questione non ha molto seguito dalle nostre parti, ma che poi è stata ascoltata e vista da qualcuno che ha avvertito i giornali e in un baleno le dichiarazioni del regista più amato degli ultimi anni hanno suscitato per lo meno perplessità.

“Sto lasciando la città e questa casa – ha rilanciato Guadagnino. – Sto traslocando (era il 31 dicembre, ndr). Mi sto chiedendo se nel nuovo capitolo di Elio e Oliver (i due protagonisti del film, ndr) devo farli passare da Crema. Ma non credo. Diamo una piccola anticipazione delle nuove storie di Elio e Oliver: il film si svolgerà in buona parte a Parigi”.

Dichiarazioni che hanno lasciato di sasso i tanti estimatori di Guadagnino e le molte persone che gli sono grate per il suo lavoro a C rema. Vero che qualcuno si è lamentato per il momentaneo mancato guadagno, ma altrettanto vero che a Crema sono disposti a fargli ponti d’oro se avesse scelto di girare almeno una parte del secondo film in città. Perché è innegabile il boom di turisti e relativi guadagni che il commercio ha ottenuto proprio grazie al film. C’è anche da dire che è vero che a Crema è difficile essere anonimi dopo il clamoroso successo del film, ma la popolarità della quale il regista gode, in città non si manifesta con scene di entusiasmo al suo passaggio, ma con sorrisi e saluti, nulla di più, perché tutti sanno ciascuno ha diritto alla sua privacy. Difficile che il regista, camminando per il centro (dove lui abita) venga importunato da orde di cremaschi che desiderano scattare dei selfie, cosa che forse a Milano potrebbe capitare. Difficile anche pensare di avere una città a sua disposizione: tutto quello che il regista ha chiesto è stato dato, senza limitazioni. Sono stati ripitturati i muri, è stata modificata la viabilità in piazza del Duomo, sono state chiuse vie e strade. Davvero queste dichiarazioni hanno per lo meno lasciato attoniti amministrazione e cremaschi.ùL'intervista è stata rilasciata il giorno prima dell'uscita di Suspirya, film che non è stato un grandissimo successo, visto che ha incassato meno di un milione di euro in due settimane di programmazione e sta al 14° posto nella classifica dei film più visti.

Non si è fatta attendere la risposta di Matteo Piloni, allora assessore e oggi consigliere in Regione. " Dico che comunque per Crema è stata una grande opportunità aver ospitato il suo film. Un'occasione di ribalta mondiale sulla quale poter costruire progetti per il turismo. Difficoltà iniziali ci sono state, ma le abbiamo superate e creato le condizioni affinché il film si girasse nel migliore dei modi. È bene ricordare che ci sono anche state realtà e singoli che fin da subito ci hanno creduto e hanno dato il loro contributo. Continuerò a ringraziare Guadagnino per l'ottima occasione, che per me è stata anche un'esperienza personale straordinaria".

Nella foto, Sindaca e assessore con Guadagnino e il protagonista del film