Crema News - Assassinio di Carlo Novembrini e Maria Rosa Fortini: l'autore è incapace di intendere e volere Crema News

Sergnano, 20 febbraio 2019

I tre periti che l'hanno esaminato sono arrivati alla stessa soluzione: Maurizio Novembrini, 44 anni, è totalmente incapace di intendere e di volere, ma anche socialmente pericoloso e avrebbe anche un disturbo paranoide della personalità che lo avrebbe poi portato a un disturbo delirante. Siciliano residente a Treviglio di 44 anni, ha ucciso a colpi di pistola il fratello Carlo e la sua compagna Maria Rosa Fortini lo scorso aprile a Caravaggio nella sala slot Gold Cherry. Fin da subito erano emersi elementi, nei suoi confronti, che avevano portato il difensore, avvocato Paolo Birolini, a dubitare della capacità di intendere e di volere: dubbi che si erano poi concretizzati a novembre, davanti al giudice dell’udienza preliminare Maria Luisa Mazzola, in una richiesta di giudizio abbreviato, subordinato a una perizia psichiatrica. Il dottor Massimo Biza lo ha esaminato e concluso mettendo il duplice omicidio in relazione a un disturbo paranoide di personalità di cui Novembrini avrebbe sofferto anche in precedenza. Dello stesso parere Luigi Tentoni, consulente tecnico della parte civile, sostenuta dall’avvocato Rocco Lombardo e prima di loro si era pronunciato negli stessi termini anche l’esperto nominato dalla difesa, il dottor Enzo Giovanni Bosco di Torino. Novembrini è stato trasferito da qualche settimana a Castiglione delle Stiviere. Durante la detenzione aveva dato fuoco a un materasso, aveva riferito di episodi in cui sarebbe stato vittima di tentativi di avvelenamento, aveva perfino ingoiato due lamette.

Il processo si avvia verso l’assoluzione, con applicazione della misura di sicurezza in struttura psichiatrica: il gup deciderà il 5 marzo.

Le due vittime della furia di Novembrini abitavano a Sergnano da oltre un anno. Lei era originaria di Crema, lui siciliano spostatosi a Bergamo con precedenti molto pesanti, aveva intrapreso la carriera di imprenditore edile e in paese non aveva mai procurato alcun problema. L'assassinio era avvenuto verso le 18 di sera, quando Maurizio Novembrini, che covava un grosso rancore nei confronti del fratello, non si sa bene per quali motivi, aveva fatto irruzione nel locale e aveva freddato prima Carlo e poi Maria Rosa, sotto gli occhi atterriti degli altri giocatori, per poi fuggire in auto. Era stato arrestato il giorno dopo dai carabinieri e messo in carcere.

Nella foto, Maria Rosa Fortini e Carlo Novembrini, le vittime