Crema, 19 aprile 2017

Va in scena giovedì alle 21 al teatro S. Domenico un classico di William Shakespeare, La bisbetica domata con Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Franco Ferrante, Antonio Guadalupi, Filippo Paolasini, Luca Pastore, Fabio Tinella; traduzione e adattamento di Francesco Niccolini; musiche di Paolo Coletta; scene e realizzazione pittorica di Roberta Dori Pudd; regia di Tonio De Nitto.

Caterina l'inadeguata, la non allineata è la pazza per questo villaggio. Dietro di lei, spigolosa ma pura e vera, un mondo di mercimoni, di padri calcolatori, di figlie in vendita, di capricci lontani dall'amore, di burattinai e burattini non destinati a vivere l'amore, ma a contrattualizzarlo. La nostra Caterina non sta a questo gioco e come in una fiaba aspetta, pur non mostrando di volerlo, un liberatore, un nuovo inizio che suo malgrado potrà costarle molto più di quanto immagini.

Ed ecco che la commedia si fa favola nera, grottesca, più contemporanea forse, nel cinico addomesticamento che non è molto diverso dallo spietato soccombere.

Factory ritorna ad affrontare Shakespeare dopo le felici prove del Sogno e di Romeo e Giulietta, insistendo ancora una volta su una lettura corale e visionaria dove la musica e la rima concorrono a restituirci una sorta di opera buffa, caustica e comicamente nera.

Si sposano per contratto, ma in fondo sono ben affiatati e Caterina, sebbene sottoposta a vere e proprie torture, si innamora del suo e il suo monologo finale in cui esorta le donne a soggiogare i mariti attraverso un'apparente sottomissione è una dimostrazione del nuovo potere acquisito dalla bisbetica riformata.

Biglietti da 12 a 34 euro

Nella foto, una compagnia impegnata nella Bisbetica domata