Crema, 10 luglio 2018
Il Movimento 5 stelle ha chiesto al comune come intende impiegare nei lavori socialmente utili i richiedenti asilo. L'assessore Michele Gennuso ha risposto.
"I flussi migratori che hanno coinvolto il Paese negli ultimi anni sono stati gestiti a livello territoriale attraverso due istituti principali: Centri di Accoglienza Straordinaria e il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. Dal mese di settembre scorso ho iniziato a visitare i Cas e a contattare gli enti gestori (Caritas, Coop. Koala, Coop. Tecnoproget e Casa di Ale) per collaborare con loro e per promuovere possibili forme di coordinamento".
Quali sono i numeri dei quali si sta discutendo?
"Nel triennio 2015-2017 queste strutture hanno accolto 117 richiedenti asilo così suddivisi: Caritas: 27 di cui 9 hanno ricevuto la protezione umanitaria e 2 sono rifugiati (tot. 11); Tecnocproget 33 di cui 4 hanno ricevuto protezione sussidiaria e 5 protezione umanitaria (tot. 9); Koala: 35 di cui 6 hanno ricevuto i documenti per protezione umanitaria e 1 per motivi familiari (tot. 7). 5 sono stati ricollocati in altre strutture; 16 che hanno iniziato il loro percorso presso Koala durante quel triennio sono tutt’ora in struttura. Casa di Ale: 22 di cui 4 sono state ricollocate a Oslo perché provenienti da Paesi con guerra in atto, 3 ospiti hanno ottenuto la protezione umanitaria e di queste una è entrata in un circuito Spar, una si è sposata e una si è allontanata spontaneamente. (tot. 7). Complessivamente dei 117 richiedenti 34 hanno ricevuto protezione umanitaria.
Quanto sono i richiedenti asilo presenti sul territorio?
"Al 9 luglio sono presenti un totale di 110 richiedenti asilo (37 ospitati in Caritas, 36 presso Tecnoproget, 21 presso la casa di Ale -donne con bambini-, 16 presso Koala, -nuclei familiari)".
Quanti svolgono lavoro volontario?
"Attualmente sono circa 20 i richiedenti asilo coinvolti in attività di volontariato. Dette attività si svolgono all'interno della Caritas, in piscina, in azioni connesse al progetto Permessati. Inoltre, periodicamente, i richiedenti asilo sono coinvolti nelle ecoazioni che svolgiamo in città".
E gli altri?
"Una trentina sono donne con bambini"
E gli altri?
"Vedremo quelli che saranno disponibili. Stiamo parlando di volontariato e lavoro socialmente utile"
Sono in previsione altre attività?
"Sono in fase di programmazione interventi di pulizia di alcuni muri della città, in particolare quelli di palazzi non vincolati, e vorremmo realizzare questa attività con i giovani della città, coinvolgendo anche la Consulta dei giovani e i giovani stranieri richiedenti asilo".
Ci sono programmi che prevedono l'inserimento nell'ambito lavorativo dei richiedenti asilo?
"Nel percorso di co-progettazione per il prossimo quinquennio, all’interno del Programma di interventi “Contrasto alla povertà” abbiamo previsto di giungere a un pieno coordinamento di interventi, misure e opportunità connesse al tema dell’inclusione sociale, intesa come contrasto alla povertà e all’emarginazione e di promozione dell’autonomia che coinvolga anche i cittadini stranieri che hanno ottenuto la protezione internazionale".
Non soddisfatto delle risposte il grillino Manuel Draghetti, che aveva proposto l'interrogazione : "I numeri ci dicono che solo 20 migranti vogliono rendersi utili. Le 30 donne non possono fare nulla? E gli altri uomini dunque al momento non sono disponibili? E poi bisognerebbe vedete quali lavori vengono loro affidati e per quanto tempo li impiegano perché, per esempio, le ecoazioni si svolgono una volta il mese, la sola mattina della domenica".
Nella foto, migranti al lavoro e l'assessore Michele Gennuso