Cremasco, 09 agosto 2019

Due candidati alla presidenza della Provincia, si vota il 25 agosto e votano 1300 amministratori, con peso diverso considerato gli abitanti dei paesi che rappresentano, due candidati cremaschi, di centro destra che però dividono lo stesso centro destra che ha scelto Rosolino Bertoni e al quale il centro sinistra ha contrapposto Mirko Signoroni. Le dichiarazioni di Simone Beretta, consigliere di maggioranza a Crema per Forza Italia, che ha dichiarato che voterà per Signoroni perché la candidatura di Bertoni (Lega) è divisiva hanno fatto arrabbiare il sindaco di Soncino, Gabriele Gallina.

«L’obiettivo della coalizione è lo sviluppo e la crescita del territorio. Mettendo al centro dell’attività amministrativa i contenuti: con un occhio di riguardo al lavoro e alle infrastrutture, ai temi caldi che toccano da vicino la vita di cittadini, famiglie e imprese. E’ questa consapevolezza che sta alla base dell’accordo raggiunto dal centro-destra sulla candidatura a presidente della Provincia del sindaco di Palazzo Pignano Rosolino Bertoni. Un accordo che Forza Italia ha promosso in modo convinto consapevole della statura del candidato, che negli anni ha dato prova di grande impegno, ottime capacità e attitudine all’interlocuzione quotidiana ed efficace con cittadini e imprenditori, sul modello del buon governo di centro-destra che amministra Regione Lombardia».

Ma alcuni sindaci (non pochi per la verità) di centro destra, hanno dichiarato che voteranno Signoroni, seguendo l'esempio di Simone Beretta.

«Forza Italia non può esimersi dal fare chiarezza sulla scelta, personalmente legittima, da parte del consigliere comunale Simone Beretta di sostenere la lista promossa dal Pd e dal centro-sinistra in opposizione alla candidatura unitaria del centro-destra. Come coordinamento provinciale di Forza Italia è da tempo che invitiamo Beretta alle nostre riunioni e iniziative sia provinciali che cittadine, anche per affrontare con lui nelle sedi opportune gli argomenti inerenti la sua posizione nel partito, ma purtroppo non si è mai presentato».

Quindi, quali sono le vostre decisioni?

«A questo punto, visto che non siamo riusciti a fargli delle domande “a quattr’occhi”, non ci resta che fargliele pubblicamente: visto che è da alcuni anni che non ti iscrivi a Forza Italia e non partecipi alla vita del partito, perché continui a dichiararti di Forza Italia? Pochi mesi fa sei stato eletto in provincia con la lista della Lega in opposizione a Forza Italia e ora appoggi un candidato a presidente della Provincia del Pd in opposizione a Lega e Forza Italia: non è meglio che ti chiarisca una volta per tutte le idee? Su molte tematiche politico-amministrative non hai mai condiviso le posizioni con il coordinamento cittadino e provinciale di Forza Italia: perché continui a restare nel gruppo Fi per Crema confondendo i cittadini e gli elettori di Forza Italia? Non sarebbe più coerente che tu lasciassi il gruppo? Non ritieni sia arrivato il momento che quando rilasci delle dichiarazioni politiche tu chiarisca che non avendo titolo per parlare come rappresentante di Forza Italia, parli a titolo personale?»

Cosa succederà in comune a Crema?

«E’ chiaro che da ora, per serietà e chiarezza politica i consiglieri di Forza Italia non potranno più condividere le politiche del gruppo consiliare con te, quindi gioco forza, siccome nessuno può obbligarti a lasciare il gruppo con cui sei stato eletto, o coerentemente lasci tu il gruppo Forza Italia per Crema o costringerai a farlo i consiglieri di Forza Italia, che si vedranno costretti a formare un nuovo gruppo. Appoggiando con la Bonaldi la stessa linea politica provinciale, anzi alcuni dicono addirittura dettando al centro-sinistra e al Pd, succube del tuo candidato Signoroni, la linea politica, è prevedibile che a Crema la tua azione non potrà più essere trasparente, ma resterà sempre viziata da questo strano accordo in opposizione al centro-destra».

Nella foto, Gabriele Gallina