Crema, 17 settembre 2019

Il tribunale di Cremona ha nominato un arbitro per la controversia sorta tra i sindaci rappresentati in Scrp. Nel giugno dello scorso anno nove sindaci uscirono dalla società dei comuni cremaschi, approfittando del nuovo statuto che permetteva il recesso e la vendita delle quote in loro possesso, valutate per circa tre milioni di euro. La liquidazione delle azioni avrebbe dovuto essere regolata entro il 31 dicembre, ma le quote non furono pagate. Inoltre, nel mese di ottobre Scrp venne messa in liquidazione per poi passare a Consorzio.it. Scaduto il termine fissato, i sindaci dissidenti, tutelati dall'avvocata Federica Bordogna di Bergamo, rinnovarono le loro richieste per arrivare a ottenere quanto di loro competenza, ma senza risultato. L'avvocata dei nove sindaci minacciò di mettere in mora la Scrp per ottenere o soldi, ma anche questo senza alcun esito e la questione è finita in tribunale. Nei giorni scorsi, non essendo le parti arrivate ad accordo, il tribunale, prima di procedere legalmente davanti a un giudice, ha nominato l’avvocato Marco Gamba nel ruolo di arbitro tra le due fazioni.

Nella foto, alcuni dei sindaci dissidenti