Crema News - Lo stanga a un passo dall'autonomia. Ma... Crema News

Crema, 30 ottobre 2018

Il peggior incubo si è materializzato quanto si pensava di avercela fatta. Con un paio di giravolte degne di un funambolo Crema prima guadagna e poi perde l’autonomia dello Stanga che riteneva di aver raggiunto, sia pur faticosamente, all'ultimo secondo. E il voltafaccia arriva proprio da chi non te lo aspetti, un sindaco cremasco del Pd, dopo che il centro destra era riuscito a convincere un primo cittadino cremonese a esprimersi a favore. Tutto sbagliato, tutto da rifare.

La cronaca dell’ultimo consiglio provinciale prima delle votazioni di domani per il suo rinnovo (dodici nuovi consiglieri da scegliere da tre liste, due di centro destra e una di centro sinistra), ha visto i cremaschi entrare convinti di essere riusciti a portare a casa l’autonomia dell’istituto agrario Stanga, lungamente inseguita e sempre rinviata. Alla faccia della legge regionale che non vuole istituti a scavalco, lo Stanga resta sotto l’egemonia di Cremona, ma lunedì sera sembrava che la battaglia fosse vinta. In effetti il centro destra era riuscito a convincere il sindaco di Sospiro, Paolo Abruzzi, a recedere dal ticket dei cremonesi e a schierarsi con i cremaschi per l’autonomia dello Stanga che, con il suo voto, avrebbero raggiunto la necessaria quota sette per far passare l’emendamento. Ma al momento del voto, ecco la (sgraditissima) sorpresa. Il primo cittadino di Rivolta d’Adda, Fabio Calvi, del Pd, cambia idea e, dopo aver firmato la scorsa settimana un documento che propugna l’indipendenza dello Stanga dalla casa madre cremonese, non vota a favore, si astiene facendo pendere la bilancia ancora dalla parte cremonese e lasciando allibiti i cremaschi.

Nella foto, Fabio Calvi