Crema News - L'uscita dalla maggioranza di SInistra? E Galmozzi? Crema News

Crema, 29 marzo 2019

Forza Italia, con Laura Zanibelli, Simone Beretta e Antonio Agazzi, punta il dito sulle 'finte' dimissioni di Galmozzi e l'uscita dalla maggioranza di Sinistra.

"L'assessore Galmozzi che resta in Giunta non è interessante sul piano politico. Tanto meno sul piano mediatico. È una solfa che appartiene solo alle quisquiglie di una sinistra ripiegata su se stessa e incapace di guardare strategicamente al futuro del Paese e della città.
Si parlano e si confrontano tutti i Giovedì ma - causa l'appiattimento sulle scelte della Giunta - non consentono di decollare a proposte veramente qualificanti che andrebbero a beneficio della nostra comunità (si pensi al destino inglorioso occorso a tutti sforzi progettuali migliorativi - messi in campo da noti professionisti cittadini, dalla Consulta dei Giovani, dal nostro Gruppo Consiliare - relativamente alla riqualificazione di Piazza Garibaldi. Più in generale, i tanti problemi che attendono risposte vere e gli altrettanti errori in essere lo dimostrano, oltre a documentare l'incapacità politica di rapportarsi con una minoranza aperta e costruttiva.
Il confronto “intimo” dentro la sinistra stride rispetto a quello che i cittadini vorrebbero vedere, ossia lo sforzo di perseguire obiettivi condivisi di largo respiro.
Interessa a pochi, dicevamo, e non è certo il panegirico dei Sindaco nei riguardi di Attilio Galmozzi a convincere del contrario.
Anzi, l'esagerazione della Bonaldi nasconde verità diverse e tutte di natura politica. Per noi l'assessore Galmozzi, fosse coerente, dovrebbe lasciare l'incarico di Assessore.
Non può essere diversamente.
Il sindaco Lo ha trattenuto in Giunta per scompaginare la sinistra a sinistra del PD.
Al PD, infatti, “La Sinistra” è da tempo cosa indigesta, come lo era, nel passato quinquennio, Rifondazione comunista,.
Pensano di essersi liberati di una zavorra che non produceva più alcun valore aggiunto ma questo sarà il tempo a stabilirlo. La necessità di pescare tra i moderati è oggi, evidentemente, imprescindibile per tentare di recuperare consensi al PD, il partito del Sindaco.
La cosa strana è che il dott. Galmozzi si presti a questo obiettivo, arrecando un danno a “La Sinistra”; e poco importa, sul piano politico, il Suo richiamarsi a una immaginifica lista civica, come se la stessa non fosse, di fatto, il parto politico di un partito. La lista civica serviva solo a raggranellare qualche voto e candidato in più.
Come quella che vedeva in lista l'assessore Bergamaschi, personaggio assolutamente organico al PD, schierato persino a livello congressuale.
Le dinamiche interne a “La Sinistra” sono, comunque, tutte da spiegare ma spetta a Loro capirsi e farsi capire. Lo pretendono gli elettori tutti, in modo particolare i Loro.
I bagolari tagliati in Via Bacchetta sono stati la scusa ultima per ratificare l'insopportabilità reciproca che regnava, da tempo, dentro il centro-sinistra cittadino.
La denuncia di una mancata condivisione tra le parti fa emergere quello che noi segnaliamo da tempo e cioè che il sindaco di Crema, pensando di bastare a se stessa , non sta facendo il meglio per lo sviluppo e il decoro della città e non fa crescere, attraverso un confronto serio e a 360 gradi, la comunità nella totalità delle sue espressioni politiche, civiche, economiche e sociali. Una responsabilità che, per un Sindaco a scadenza e non ricandidabile, dovrebbe essere una priorità istituzionale e di buon senso. I diritti civili divideranno pure i percorsi delle forze politiche ma gli interessi reali e concreti connessi con il futuro di Crema e del Cremasco dovrebbero unire tutte le forze in campo. Noi ci proviamo da sempre, Lei no e, purtroppo, questo faticano a capirlo pure le liste civiche di maggioranza, che molto avrebbero potuto fare e che, invece, hanno scelto, alla fine, come unico campo di confronto quello interno alla maggioranza e in direzione del PD, il quale, a differenza loro, insegue anche specifici interessi partitici che non sempre collimano con quelli autentici della città.
Tutto questo rischia di allontanare ancora di più la sensibilità degli elettori dal voto e dall'impegno civico. Tocca a tutti, anche a noi, rimettere in campo la buona politica, quella che antepone gli interessi generali".

Agazzi, Beretta, Zanibelli