Crema News - Mancata autonomia dello Stanga, il giorno delle accuse Crema News

Crema, 31 ottobre 2018

Stanga, lascia che sia.

Quel che è successo lunedì sera in consiglio provinciale mostra perfettamente il quadro di quanto contino il cremasco e le sue aspettative e di quanto sia forte la leadership di Crema sul cremasco. O meglio, sui suoi rappresentanti.

Inutile che la sindaca di Crema Stefania Bonaldi punti il dito contro la Lega ("Leggo ricostruzioni viziate da deliberata volontà, da parte della Lega, di falsare la sostanza dei fatti") , rea di essersi appropriata, in conferenza stampa, dei meriti per essere arrivati a un soffio dalla vittoria. Come inutile stracciarsi le vesti di fronte all'astensione del sindaco Fabio Calvi di Rivolta d'Adda ("Circa la decisione del consigliere Fabio Calvi, firmatario dell’emendamento, di astenersi sullo stesso in sede di votazione direi che non ci sono parole se non quelle già rivolte all’interessato. I comportamenti di chi riveste cariche pubbliche si spiegano da soli, dunque inutile commentare. Detto questo, la defezione di quest’uomo, libero firmatario dell’emendamento, rimane un mistero"), chiaramente in mano alla politica del Pd che gli ha ordinato il suo suicidio pubblico in cambio di sostegno politico.

Inutili le rimostranze dei grillini, anche loro con il dito puntato contro Calvi ("il sindaco di Rivolta d'Adda, Calvi del Pd, ha cambiato idea e si è astenuto, negando quindi con il suo voto la scissione da Cremona. Un tradimento in piena regola da parte di un sindaco del Pd Cremasco, del quale tutto il Pd dovrà assumersene le responsabilità").

La verità, purtroppo, è che il cremasco non conta molto in provincia e Crema non conta molto nel cremasco, a livello politico. Bravi sono stati quelli del centro destra ad acquisire il voto di un cremonese; bravissimi sono stati i cremonesi a convincere a tradire un cremasco.

Bisogna farsene una ragione: quando c'è da decidere qualcosa che interessa, noi non contiamo nulla.

Su una cosa ha ragione la sindaca Bonaldi: "Il tema del dialogo del territorio cremasco con il cremonese non è più procrastinabile. Scuola, sanità, risorse socio-sanitarie, persino conferimenti a Padania Acque delle reti Idriche, scontano pesi e misure diversi in funzione dei territori di cui si discute". Con quali risultati, davvero non sappiamo.

Inutile girarci intorno, la politica cremonese (ci si ricordi del tribunale, per favore) fa con Crema come il marchese del Grillo: "Io so' io e voi non siete un c...".