Madignano, 15 agosto 2019

Undici mesi senza alcuna notizia certa. Lo scorso 17 settembre, alle 21, padre Pierluigi Maccalli veniva rapito da un commando di otto persone che, con le moto, aveva dato l’assalto alla missione di Bomoanga, in Niger, portandosi via solo il missionario. Sabato ci sarà una processione dalla chiesa parrocchiale di S. Bernardino fino alla Madonna della Pallavicina di Izano (quattro chilometri). I fedeli, guidati dal parroco don Lorenzo Roncali, si ritrovano alle 20.45 e l’arrivo al santuario è previso per le 21.45 nel santuario mariano, dove si reciteranno preghiere per il padre rapito.

“Non era mai accaduto anche se eravamo al corrente che ogni tanto capitava che qualcuno venisse rapito”, hanno detto alcuni missionari. Ma che succedesse proprio a uno di loro, è stato un fatto imprevisto. Padre Gigi aveva appena fatto rientro da Madignano e i rapitori lo sapevano e prevedevano che quando un padre torna alla missione porta sempre soldi. Di qui l’assalto e il rapimento che non fa eccezione con i rapimenti che succedono in Africa. I rapitori non si fanno vivi per mesi, lasciando nel dubbio chi attende notizie e contatti per intavolare trattative. Per loro il tempo non ha importanza: si portano dietro il rapito, magari vendendo il rapito ad altre bande e per chi deve indagare diventa un’impresa impossibile. Quando va bene, perché succede che i rapitori si sbarazzino dell’ostaggio, sopprimendolo e di lui non si sappia più nulla. Di questo vi sono casi anche recenti.

Dopo il rapimento la missione di Bomoanga è stata chiusa e i padri spostati nella capitale. Di tanto in tanto si mandano messaggi positivi, nei quali si afferma che padre Gigi è sicuramente vivo, ma non ci sono le fonti e non ci sono le prove. La verità è che nessuno ha mai avuto notizie e men che meno contatti. Nessuno è in grado di dire dove sia padre Gigi, se in Niger, in Burkina Faso o da qualche altra parte. Come nessuno è in grado di dire con certezza in quali mani si trovi il missionario. Il silenzio è totale e pesante, rotto solo dalle preghiere che le varie processioni organizzate mensilmente alla diocesi di Crema fanno salire al cielo.

Sabato prossimo saranno undici mesi di silenzio assordante. Unica cosa certa: la speranza che sostiene tutte le persone che vorrebbero rivedere padre Gigi ancora a Madignano, vivo.

Nella foto, padre Gigi in Africa