Crema News - Nulla di fatto per l'autonomia dello Stanga Crema News

Crema, 21 ottobre 2018

Ancora una volta pare proprio che non ci sia nulla da fare. A pochi giorni dalla scadenza del consiglio della Provincia, la votazione è prevista il 31 ottobre, ci sarà un pronunciamento che deciderà il destino dell’istituto agronomo Stanga. La diatriba è vecchia e vede questo istituto, circa 400 iscritti, dipendere dalla sede di Cremona, unica scuola del cremasco a non aver raggiunto l’autonomia. Per arrivare all’obiettivo per il prossimo anno scolastico 2019/2020, sono arrivate varie proposte e, alla fine, ci si è orientati su un’ultima idea: l’istituto si aggrega alla Casearia di Pandino e poi allo Sraffa. Viene a crearsi un polo agroalimentare da 1600 studenti. Per la verità lo Sraffa di agroalimentare ha solo qualche sezione, ma questa era l’idea che avrebbe dovuto sentenziare il divorzio da Cremona. Invece… l’altra sera c’è stato un consiglio dove la proposta per l’autonomia è stata portata in discussione e, contrariamente a quanto i cremaschi pensavano, non ha sollevato gli entusiasmi corali. E se si fosse votato in quella circostanza l’idea sarebbe affondata perché l’esito dello scrutinio avrebbe visto un pareggio di sei consiglieri a sei, dove però avrebbero vinto i no, in quanto il voto del presidente Viola vale doppio. Ed essendo Viola contrario… Tuttavia, in quel momento ha prevalso l’idea di non andare al voto e di riconvocare il consiglio la prossima settimana per dirimere la questione, anche se da discutere, ormai c’è piuttosto poco. Se nessuno cambia idea, cosa molto probabile, c’è da sperare in qualche assenza provvidenziale. In caso contrario, nonostante la legge non preveda istituti a scavalco, lo Sraffa di Crema resterà con Cremona, con la possibilità per i docenti di vedersi assegnare cattedre e ore negli istituti di Cremona e di Casalmaggiore.

Nella foto, un consiglio della Provincia