Crema, 14 giugno 2017

Stefania Bonaldi e Chicco Zucchi, vincitori del primo turno, se la giocano il 25 giugno. Una poltrona per uno solo. Ecco il loro commento dopo il risultato di domenica, in previsione di quello decisivo.


Stefania Bonaldi

Oggi, dopo cinque anni di amministrazione, compiute scelte anche faticose e risanati profondamente i conti, la nostra coalizione, sebbene priva della sinistra più radicale che era alleata nello scorso mandato, è la compagine più votata con oltre il 43% dei voti.
Il mio appello, da subito, è a chi ci ha sostenuto e a tutti i cittadini, a partire da coloro che non sono andati a votare: segnatevi la data del 25 giugno e non fate mancare il vostro peso nella scelta del governo di Crema. Votare è partecipazione, è diritto, è il cittadino che fa valere le proprie ragioni nella scelta di chi guiderà la sua città. Occorre votare, chiunque abbiate scelto o non scelto al primo turno, fate sentire la vostra voce.
Questa decisione è molto importante, completa e supera la legittima posizione ideale di ciascuno: al primo turno si vota ciò che si crede, al ballottaggio ciò che è meglio.
Naturalmente chiederò il voto per me, per assicurare altri cinque anni di pulizia morale, di trasparenza e di buona amministrazione, perché sia ancora migliore. La partita è aperta e si profila un confronto tra due mondi segnati da differenze profondissime, in alcuni casi inconciliabili, che non può lasciare indifferenti. Cinque anni fa abbiamo ereditato situazioni molto difficili, frutto di scelte avventate per il presente e per il futuro, scelte che fanno parte di una filosofia di governo dove il rigore è vissuto come un limite e il buongoverno è una chimera. Ora quel mondo cerca di tornare.
Noi siamo pronti a impedirlo, abbiamo bisogno che chiunque creda nel ruolo dei cittadini venga a votare il 25 giugno!

Chicco Zucchi

Abbiamo raggiunto un risultato straordinario sul piano democratico e civile. Ringrazio i cittadini e le cittadine che ci hanno scelto accogliendo la sfida di un cambiamento autentico ed esaudendo un desiderio di rinnovata partecipazione. Ora dobbiamo completare l’impresa che abbiamo iniziato e vincere anche il 25 giugno. Aver superato il 40% dei consensi quando i nostri avversari ci denigravano dicendo che avrebbero trionfato al primo turno o che ci avrebbero distaccato di dieci punti è stata una grande soddisfazione ed è il frutto di un metodo di lavoro fondato sulla partecipazione e sulla correttezza. Hanno usato ogni mezzo per bloccarci non esitando a ricorrere alla menzogna e alla violenza verbale, ma noi abbiano anteposto il bene della città alla faziosità che non ci appartiene e che seguitiamo a respingere mostrando rispetto verso chi non la pensa come noi. In questi mesi abbiamo incontrato cittadini, commercianti, imprenditori, famiglie, giovani, abitanti del centro e dei quartieri. Intorno a noi si è costruito un gruppo di persone dalla sensibilità aperta e trasversale, capace di aggregare esperienze diverse e di rispecchiare l’identità libera e indipendente dei cremaschi che hanno il diritto di tornare a sentirsi padroni a casa loro, artefici del loro destino, protetti e valorizzati dalle istituzioni. Ci siamo fatti conoscere, abbiamo coinvolto la società civile in un dialogo che ha generato soluzioni pratiche contro la paura dilagante, l’integrazione fallita, l’isolamento degli anziani, la disoccupazione, l’assenza di opportunità per i giovani, la burocrazia e le troppe tasse. Ora siamo in corsa, pronti a dare il massimo per garantire il buon governo della città, tesi verso l’obiettivo di instaurare una maggiore giustizia sociale e una maggiore uguaglianza. Abbiamo le energie morali e fisiche per superare ogni sforzo, supportati da un risultato elettorale che vale come una bocciatura netta per la sinistra radical chic del Pd e della Bonaldi ormai lontana dal popolo e priva dell’ispirazione sociale che dovrebbe animarla.