Crema News - Sabato e domenica il Fai vi porta dai tesori in città Crema News

Crema, 11 ottobre 2019

Le Giornate Fai d’Autunno compiono otto anni e sono più vitali che mai. Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 toccherà 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del FAI – Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre.

Ogni visita prevede un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione.

A Crema si potranno vedere:

Palazzo Zurla De Poli
Crema, via Tadini, 2
sabato 12 e domenica 13 ottobre, ore 10:00-13:00 e 14:00-18:30

Edificato nel 1520 da Leonardo Zurla, per la nobile famiglia di Crema, il palazzo si estende tra le vie Tadini e Bottesini con due sobrie facciate esterne che ricalcano i canoni cinquecenteschi lombardi e che, come usualmente accadeva, riservano lo sfarzo per gli ambienti interni.
Dal cortile un breve scalone conduce al salone d’onore, ricco di affreschi raffguranti momenti salienti della storia di Amore e Psiche, attribuiti a Giovan Battista Castello, detto il Bergamasco. Accanto al salone d'onore, nelle tre sale minori, decorate con cicli pittorici dei maggiori artisti lombardi del tempo, ricorre il tema del peccato umano e del perdono di Dio. I tre cicli pittorici, tra i quali la “Parabola del Figliol Prodigo” di Aurelio Buso, esprimono un unico progetto teologico, affidato dai committenti, in anni diversi, ai singoli autori perché lo sviluppassero secondo i canoni del proprio tempo e del loro personale stile espressivo.

Oratorio del SS.mo Crocifisso al Quartierone – Sacrario dei Caduti per la Patria Crema, via Quartierone
sabato 12 e domenica 13 ottobre, ore 10:00-13:00 e 14:00-18:00

La piccola chiesa appartiene al Capitolo della Ca edrale di Crema e custodisce un affresco che raffigura il "Santissimo Crocifisso con la Madonna e San Giovanni", attribuito a Tomaso Pombioli. In origine la parete affrescata era parte del Quartier Grande dei soldati, detto Quartierone, edificio militare costruito nel 1569, durante la dominazione veneziana, tra il Palazzo del Monte di Pietà e le mura venete, e demolito nel 1716. Oggetto di grandissima devozione, l’affresco fu salvato dalla distruzione; per custodirlo, nel 1717, grazie alle elemosine, fu costruito questo piccolo oratorio a ridosso delle mura, in seguito completato con il campanile e, nel 1852, con una campata aggiuntiva, un piccolo pronao e la sagrestia. L’interno presenta volte a crociera e affreschi che illustrano la storia della sua edificazione. Nel 1958 è stato intitolato “Sacrario dei Cadu per la Patria” e, dal 2011, dotato del “Carillon dell’Unità d’Italia”, un unicum a livello nazionale con le sue 13 campane.

Parco comunale “Ugo Chiappa” e camminamento delle mura venete Crema, via Monte di Pietà
sabato 12 e domenica 13 ottobre, ore 14:30-18:00

Il piccolo parco, con la villa privata e l’ex ambulatorio ora sede dell'Avis, nel 1966 è stato lasciato in eredità al comune di Crema dal dottor Ugo Chiappa, noto medico cremasco. Dal cancello d’ingresso, fiancheggiato da costruzioni di gusto medievaleggiante, si sviluppa il viale dedicato ai Caduti senza croce che conduce alla villa, costruita nel 1928 in stile neomedievale. Parco e villa sono arricchiti esternamente da numerosi reperti di epoche diverse, che testimoniano la passione per l’antico del proprietario originario e donano al luogo quel fascino ereditato dagli stilemi del parco all’inglese, i cui modelli erano ormai di usi anche a Crema. In quest’area della città si estendeva in passato la palude del Moso da cui proveniva la roggia Crema, che, sino all’interramento avvenuto nel 1946, percorreva il “viale dell’acqua” o “strada dietro l’acqua”, dall’attuale via Verdi, sede del Mercato coperto, a via Bottesini, alle Beccarie e alla contrada di San Michele, ora via Cavour.

Scuola dell’Infanzia comunale “Casa dei bambini – Iside Franceschini”, ex Asilo Montessori Crema, via Bottesini, 8
domenica 13 ottobre, ore 10:00-13:00 e 14:00-18:00

L’edificio, in sobrio stile novecentista, è stato progettato dall’architetto Tito Magnani e costruito nel 1935 in una parte dell’ortaglia dell’adiacente palazzo Zurla, grazie ai fondi raccolti in onore delle nozze del Principe di Piemonte tra i cittadini cremaschi. L’istituzione “Asilo infantile di Crema” risale al 1866 come ente morale intitolato al “Principe Umberto” e diventa “Casa dei bambini” nel 1953.

All’interno tutto è a misura di bambino. “Aiutami a fare da solo” è il principio del metodo Montessori, al quale si ispira dal 1975 la scelta pedagogica della scuola, fondata principalmente sulla conquista dell’autonomia. La struttura è costituita da diversi locali, tutti al piano terreno e in diretta comunicazione con un vasto giardino, attrezzato con arredi e giochi. Dal 2003 la Scuola dell'Infanzia comunale “Casa dei Bambini” è intitolata a Iside Franceschini.

Nelle foto, alcuni particolari di posti che si apriranno per il Fai