Crema, 18 maggio 2019

(Luisa Guerini Rocco) Stasera alle 21 sarà la volta del giovanissimo pianista catanese Nicolò Cafaro, di soli 18 anni, dimostrare al pubblico del Festival Pianistico Internazionale “Mario Ghislandi” le sue qualità. Lo farà affrontando un programma insolito e impegnativo, a partire da tre momenti tratti dalle 7 Fantasie op.116 di Brahms, terminate nel 1892. Fanno parte del testamento spirituale dell’autore, che con le successive composizioni fino all’op. 119 formano un grande ciclo di forte poesia. Cafaro ha scelto la n. 2 Intermezzo (Andante in la minore), introspettivo e profondo, la n.3 Capriccio, in sol minore, intensa elaborazione alla tastiera dove si toccano le corde del sentimento in momenti soavi come in picchi più densi di sonorità appassionate. Con la n.4 Intermezzo (Adagio in mi maggiore) completa la triade, per un momento lento e struggente, un’intima riflessione tenera e delicata. Anche del pianista romantico per eccellenza, il polacco Chopin, un piccolo gioiello di raro ascolto, quale

il Cantabile in si bemolle maggiore (1834), un Andantino dal clima intensamente romantico, un sognante abbandono sui tasti, quasi una sorta di breve parentesi melodica. Dello stesso autore poi un vero monumento, rappresentato dalla Sonata op.35 n.2 in si bemolle minore, composta fra il 1837 e il ‘39, composizione celebre e dalla struttura informale, densa

di tensione interiore che talvolta si placa in passaggi di rara dolcezza. Il quarto movimento mostra una scrittura ardita, che si struttura in risposta al terzo, la celeberrima “Marcia funebre”, lenta e cupa pagina preceduta da un doppio movimento iniziale che per le sue sperimentazioni armoniche sorprese Schumann. Segue uno “Scherzo” molto ritmico e arduo tecnicamente, mentre la chiusura è costituita da un “Presto” altrettanto singolare che sembra sospeso sul nulla, quasi un enigmatico sguardo sull’aldilà, carico di angoscia esistenziale. Nella seconda parte un omaggio al Novecento, con la bella Sonatina n.2 KV 259 del 1912 di Ferruccio Busoni, brano che per quasi trent’anni non fu eseguito in pubblico, opera singolare che getta uno sguardo visionario attraverso un discorso privo di tonalità e di rigida metrica, racchiuso in un solo conciso movimento distinto in sette episodi, che riesce a dare sorprendentemente la sensazione di una classica e cristallina chiarezza, lanciandosi in corse energiche e vitali interrotte poi da sospensioni suggestive e da andamenti accordali. Chiuderà la Sonata n.7 in si bemolle maggiore op.83 del russo Prokofiev, datata 1942. Si tratta della seconda delle tre Sonate di guerra, denominata anche “Stalingrado”. Contiene elementi dissonanti e ironici all’interno dei suoi complessi tre movimenti: Allegro inquieto, Andante caloroso e Precipitato, ultima sezione dal carattere di una Toccata. Vi appaiono inquietudine e riflessioni che riprendono elementi classici ma con un linguaggio innovativo e moderno.

Nicolò Cafaro

Pianista diciottenne catanese, esordiente a 8 anni con Renato Siracusano e oggi brillante allievo di Graziella Concas presso l’Isti- tuto Musicale Vincenzo Bellini di Catania”, è uno dei giovani talenti emergenti nel panorama pianistico classico. Tiene il suo primo recital all’età di 11 anni; a questo seguiranno altre esibizioni per importanti istituzioni concertistiche che lo conclameranno interprete sensibile e già in possesso di un repertorio variegato. La sua attività pianistica infatti vanta già oltre 30 recital e concerti - pianoforte e orchestra - tra cui si citano: Teatro Sangiorgi (CT) col Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven; Accademia Filarmonica di Messina; Associazione Concerti Città di Noto (Palazzo Nicolaci); Teatro Electra di Iglesias e Palazzo Siotto di Cagliari, per il festival di Musica Classica e Contemporanea “Corde D’Autunno”.

Le sue precoci e innate doti artistiche e il possesso di una tecnica pianistica già di livello, gli consentono inoltre di primeggiare fra le più importanti competitions sia in Italia che all’estero, classicandosi sempre come vincitore o con posizioni di assoluto rilievo, ottenendo prestigiosi primi premi e primi premi assoluti.

Già a dodici anni si afferma quale vincitore assoluto al Concorso Nazionale “Giulio Rospigliosi” di Lamporecchio, al concorso pianistico internazionale di Esecuzione Musicale “giovani musicisti” - Città di Treviso, e in particolare, a soli 15 anni, consegue l’ottimo piazzamento al prestigioso concorso pianistico internazionale “Vladimir Krainev Moscow International Piano Competition” di Mosca, esibendosi presso l’Hochschule fur Musik Theater und Medien di Hannover e presso l’International House of Music di Mosca, classicandosi al settimo posto assoluto nella classica generale (primo fra gli italiani partecipanti).

Recentissima inoltre è la sua ammissione alle finali 2019 del 62° Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni”: il giovane pianista, infatti, è uno dei due soli italiani che hanno superato, insieme a 27 candidati su 100 partecipanti, le preselezioni del prestigioso concorso pianistico tenutesi a Bolzano lo scorso agosto. La sua formazione pianistica vanta, inoltre, la partecipazione a prestigiose masterclass di Alto Perfezionamento pianistico con: Joaquin Achucarro; Alexei Lebedev; Ivo Kaltchev; Boris Berezovsky.

In particolare, già dall’età di 12 anni Nicolò integra gli studi presso il liceo musicale partecipando ai Corsi Permanenti annuali di “Alto Perfezionamento Pianistico” tenuti dal M° Leonid Margarius in Sicilia. Nel 2017 viene ammesso all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola “Incontri col Maestro”, dove attualmente frequenta il 2° anno del corso pluriennale nella classe di Leonid Margarius.

Nella foto, Nicolò Cafaro durante un concerto

Programma

J. BRAHMS (1833-1897) Tre Fantasie op.116:

n.2 Intermezzo n.3 Capriccio n.4 Intermezzo”

F. CHOPIN (1810-1849) Cantabile in si bemolle maggiore op. posth

Sonata op.35 n.2

F. BUSONI (1866-1924) Sonatina n.2

S. PROKOFIEV (1891-1953) Sonata op.83 n.7