Crema News - Sei anni di galera a ciascuno dei tre stupratori Crema News

Crema, 18 luglio 2018

Tutti condannati e a pene più severe da quelle richieste dal pubblico ministero. Per lo stupro di gruppo nei confronti di una giovane di 20 anni i tre imputati sono stati condannati a sei annoi di galera ciascuno e a pagare 40mila euro di danni. Si chiude con il primo grado di giudizio una vicenda torbida che ha visto una giovane cremasca denunciare il suo 'fidanzato' e due stranieri per stupro. Secondo il racconto fatto dalla vittima, lei lo scorso anno, nel mese di maggio, si era allontanata da casa per andare a convivere con il suo fidanzato. I due si erano incontrati in un bar e poi erano andati nei magazzini dell'ex Everest. Lì alla ragazza era stato dato del vino e lei si era ubriacata. A quel punto erano comparsi i due stranieri e a turno, col fidanzato, l'avevano violentata. Dopo lo stupro la giovane era andata a denunciare il fatto alla polizia. I tre stupratori erano stati in breve rintracciati e incarcerati. I due stranieri sono stati messi in galera a Pavia, mentre l'italiano è agli arresti domiciliari. Secondo l'avvocata Mimma Aiello la sua assistita ha raccontato la verità, mentre per Fabio Galli, avvocato che difende i tre imputati, nel racconto della giovane ci sono molte incongruenze, a partire dagli orari comunicati, fino ad arrivare al punto: la giovane avrebbe mentito per incastrare il fidanzato, arrabbiato con lei perché non era riuscita a trovare una casa in affitto e in procinto di lasciarla. Il pm Lisa Saccaro al termine del dibattimento aveva chiesto alla giudice Elisa Mombelli di condannare ciascuno dei tre a 5 anni e 4 mesi di reclusione, mentre la Aiello aveva domandato un risarcimento danni di 50mila euro. La giudice ha preso alcuni giorni di pausa e stamattina ha comunicato la sua decisione: i tre sono stati condannati a sei anni di galera e a 40mila euro di risarcimento. Novanta giorni per depositare la sentenza e probabile ricorso da parte dell'avvocato Galli, che dice: "Sono curioso di leggere le motivazioni che hanno indotto la giudice alla condanna".