Crema, 25 aprile 2024

Due condanne a un'assoluzione. E' ripartito il processo a nove persone accusate, a vario titolo, di furto, riciclaggio e autoriciclaggio.

Il fatto entrato, di nuovo, in tribunale ieri aveva sul banco degli imputati nove persone. Nel mese di luglio del 2020 da un cantiere di S. Felice (Bs) era stato rubato un escavatore, mentre un altro escavatore e una mini pala erano spariti a ottobre in un altro cantiere. . I mezzi era stati poi ritoccati nelle matricole per essere venduti e della vendita si era occupata un mediatore di Roma ,su commissione fornita da due personaggi napoletani. Il valore dei mezzi era di circa 200mila euro. A quel punto però le forze dell'ordine erano intervenute, scoprendo che i mezzi erano quelli rubati nel tre cantieri, trovando chi a vario titolo aveva parte nella vicenda e consegnando al giudice un'inchiesta che aveva visto il rinvio a giudizio di nove persone.

Prima udienza a novembre, con rinvio a febbraio e poi ancora a ieri, quando in aula sono stati discussi i fatti. Dei nove imputati, tre sono andati a giudizio ieri con il tiro abbreviato, tre sono stati sollevati dalle accuse, altri tre andranno a processo a ottobre.

"Ieri in tribunale - dice l'avvocato Michele Barrilà - difendevo il mediatore che in questa vicenda non c'entra nulla, essendo all'oscuro della provenienza furtiva dei mezzi per i quali aveva avuto l'incarico di vendere. Il giudice ha creduto alla mia tesi e lo ha assolto perché il fatto non sussiste".

Altri due imputati sono usciti indenni dalla causa con la formula del non luogo a procedere, mentre per altri due, ritenuti responsabili di riciclaggio, ci sono state le condanne a due anni e tre mesi e due anni e sette mesi. Infine l'ultimo imputato aveva patteggiato una condanna a tre anni.