Crema News - A proposito di affitti non riscossi

Crema, 01 giugno 2020


Grillini all'attacco, sempre sugli affitti non riscossi per le case comunali e sulla diminuzione del debito, operazione solo di facciata e non economica.

"Lascia un po’ sorpresi il fatto che l’assessore Gennuso si vanti per una forte diminuzione della morosità relativa alle case popolari. Un tema, quello delle morosità Erp, che ha visto il M5S Cremasco molto attento in questi ultimi anni, esercitando una forte azione di pressione e sollecitazione nei confronti dell’amministrazione, per far emergere e poter trovare una soluzione ad una situazione imbarazzante, per un comune delle dimensioni di quello di Crema, ovvero una morosità legata alle case popolari che è arrivata a sfondare quota 600mia euro. 

È bene chiarire che la così forte riduzione della morosità rispetto all’anno precedente non è legata all’effettivo recupero degli affitti non pagati, ma da operazioni contabili. La stessa sindaca Bonaldi durante l’ultimo consiglio comunale ha parlato di “incrostazioni” che dovevano essere sistemate da un punto di vista contabile e che questo non doveva affatto scandalizzare. Detto in altre parole, una così forte diminuzione della morosità dipende prevalentemente dal fatto che la prolungata inattività del comune ha determinato la perdita del diritto a riscuotere gli affitti. Le “incrostazioni” a cui ha fatto riferimento il sindaco Bonaldi si sono prevalentemente stratificate durante gli anni dei suoi mandati. Il grafico dell’esponenziale ascesa delle morosità mostra il picco proprio nel pieno degli anni della gestione Bonaldi. Il comune negli anni non si è fatto parte attiva per impedire che il decorso del tempo provocasse la perdita della legittimazione a pretendere quanto dovuto.

In particolare, l’assessore Gennuso ha affermato che, da un lato, sono in atto interventi di riscossione coattiva e, dall’altro, che la non recuperabilità di altre somme è dovuta al prolungato decorso del tempo che ha impedito al comune di pretendere gli affitti non pagati.

Nel primo caso, l’intervento reso noto dall’assessore (riscossione coattiva) evidenzia la pesante tardività di questa azione, considerato che, nel 2017, lo stesso assessore aveva dichiarato che " il comune, allo stato attuale, non ha ancora attivato la procedura per l'iscrizione a ruolo per il recupero coattivo dei canoni di locazione non pagati". Da quel giorno a oggi, sono passati ben tre anni!

Nella seconda situazione, le parole dell’assessore confermano che la totale indifferenza e noncuranza dell’amministrazione nel gestire i propri crediti ha fatto sì che l’inattività dell’amministrazione comunale abbia privato il comune del diritto di recuperare quanto dovuto dagli inquilini.

Fieri, come M5S Cremasco, di aver contribuito in maniera pesante a sollevare il coperchio di un pentolone che altrimenti sarebbe stato coperto ancora per molto tempo, continueremo a monitorare affinché la somma enorme, ancora attuale, di morosità possa essere recuperata in maniera concreta. Non vorremmo che anche gli attuali 460mila euro si abbassassero ulteriormente solo per il fatto che nuovi debiti andranno in prescrizione.