Crema, 12 dicembre 2019

E' morto a 100 giorni dall'incidente Luigi Pavesi, 82 anni, investito il 3 settembre scorso in viale Indipendenza da una moto che non aveva visto. Quel giorno Pavesi era uscito da casa sua in bicicletta e aveva percorso via Treviglio, arrivando in viale indipendenza. Aveva attraversato la strada senza accorgersi che dalla sua sinistra arrivava una moto condotta da un giovanissimo. Impatto tremendo per lui, che aveva battuto la testa, mentre il giovane motociclista se l'era cavata con alcune contusioni. Pavesi era stato ricoverato nell'ospedale di Crema in condizioni pessime. I medici hanno tentato di salvargli la vita, operandolo ma il pensionato non aveva più ripreso conoscenza. Era stato portato recentemente a Rivolta d'Adda, ma per lui non vi erano più speranze e si poteva solo attendere che si spegnesse, come una candela che finisce la cera.

Luigi Pavesi era persona conosciuta in città, specie a chi ha una certa età. Parente della dinastia dei mobilieri, aveva condotto un negozio di alimentari con la moglie in via Mazzini negli anni Sessanta e Settanta. Poi aveva chiuso l'attività e per molti anni aveva lavorato come impiegato all'ufficio spedizioni della Diversey. Da anni in pensione lo si vedeva spesso girare in bicicletta con la moglie. Negli ultimi tempi le sue uscite si erano fatte rare per via della moglie che, malata, aveva bisogno di assistenza. Il 3 settembre, l'incontro fatale con una moto, a pochi metri da casa sua, su una strada che la vittima conosceva bene.

(pgr) Ho un ricordo personale di Gigi perché ho lavorato, prima di intraprendere la carriera di giornalista, nello stesso ufficio con lui per sette anni. Gli sono grato perché in anni difficili mi ha scelto per darmi il mio primo lavoro continuativo. Un giorno di maggio del 1980 aveva suonato alla mia porta e mi aveva chiesto se sapessi usare la macchina da scrivere. Già allora scrivevo i primi articoli e risposi che avevo imparato da solo a usarla. Mi fece avere un colloquio con il direttore della Diversey che mi assunse. Quando ci fu l'incidente, ero sul posto e vidi portare via il ferito. Mai avrei immaginato che si trattava del mio ex collega. Come capita a volte, il cronista non sa chi sono le persone coinvolte nei fatti di cronaca. Ho scoperto che si trattava di lui da suo figlio, con il quale ho casualmente parlato la scorsa settimana. Ho saputo del decesso solo oggi, a funerali in corso.

Ciao Luigi, porta la tua serenità con te e dividila con gli angeli.


Nella foto, Luigi Pavesi e un'immagine dei soccorritori