Crema News - Ci ha lasciati Igino Bezza

Agnadello 03 dicembre 2020

“Ave o Madunìna dèla Itòria, vegnè a Tè per dit col cör un Pater, Ave e Glori”. Comincia così una delle tante, tantissime poesie dialettali (questa è dedicata alla Madonna della Vittoria) di Iginio Bezza, che si è spento ieri sera nella sua casa di Caravaggio. Aveva 89 anni ed era malato da alcuni mesi. Persona dai modi gentili e dalla simpatia innata, Iginio era conosciuto da tutti ad Agnadello (paese dove è nato e cresciuto) e non solo per la sua inesauribile vena poetica. Scriveva componimenti in dialetto locale, che recitava in pubblico ogni volta che veniva invitato a manifestazioni organizzate da comune, associazioni di volontariato o parrocchia. Su Agnadello, i suoi luoghi e la sua gente ha scritto rime su rime. Tutti gli volevano bene. Di Agnadello era anche cittadino onorario, titolo conferitogli nel 2004 dall’amministrazione dell’ex sindaco Giovanni Calderara in occasione dell’inaugurazione del nuovo centro civico di via Marconi. Molti suoi compaesani hanno nelle loro case i volumi o i taccuini contenenti le sue poesie. Ex barista ed ex agente di commercio, da una trentina d’anni Bezza viveva a Caravaggio. I funerali si terranno domani pomeriggio, nella chiesa parrocchiale caravaggina dei Santi Fermo e Rustico. Poi, la sepoltura nel cimitero locale. 


Nella foto, Igino Bezza