Milano, 05 dicembre 2019

Altra udienza al processo contro Ousseynou Sy, il 47enne accusato di aver dirottato un pullman con 51 studenti delle Vailati a bordo e tre adulti. Sul banco dei testimoni è salito, tra gli altri il legale rappresentante di Autoguidovie, Camillo Ranza, società datrice di lavoro di Sy, il quale ha dichiarato che Autoguidovie era al corrente della denuncia per molestie sessuali che pendeva sul capo del suo autista, ma che non essendoci ancora una sentenza non avevano inteso cambiare posto al loro dipendente. Peraltro Sy (e il suo avvocato) era stato ascoltato in merito alla vicenda e lui si era dichiarato innocente e aveva riferito di aver presentato una querela per calunnia nei confronti della ragazza. Per evitare comunque problemi, Autoguidovie gli aveva cambiato il turno di lavoro e fatto in modo che non potesse più incontrarsi con la diciassettenne. Durante l'interrogatorio sono emersi altri fatti. Per esempio che un altro autista che si era reso responsabile di molestie era stato licenziato in tronco. Infine, sull'episodio della guida in stato di ebbrezza di Sy, per il quale l'autista aveva avuto la patente sospesa, Zanda ha riferito che Autoguidovie non ne sapeva nulla, in quanto l'autista aveva chiesto un periodo di aspettativa di sei mesi motivandolo con la necessità di andare in Francia per aiutare la madre malata.

Sentita dai giudici anche l'ex moglie di Sy. La donna ha rivelato un particolare importante. Separata dal 2013, la donna ha riferito che l'ex marito non sempre pagava gli alimenti per le due figlie e che si faceva sentire poco. Ma il giorno del dirottamento aveva inviato un messaggio d'addio nel quale salutava e riferiva che quello sarebbe stato l'ultimo messaggio che mandava.

"Interessante la testimonianza di Zanda e quella del rappresentante di Autoguidovie di Crema- ha detto l'avvocato Antonino Andronico che patrocina la parte di alcune famiglie di ragazzi, - In quanto si evince che la scuola si interfacciava con loro per gli orari di trasporto degli studenti e quindi c'è una responsabilità diretta della stessa, come noi sosteniamo. la mattina del dirottamento la scuola telefonò alle Autoguidovie di Crema per consocere il motivo del ritardo e da lì si venne a sapere del dirottamento".

Il processo riprenderà lunedì con l'audizione degli ultimi testimoni dell'accusa, mentre il 16 dicembre toccherà ai testi delle parti civili, tra i quali anche i parenti di alcuni ragazzi protagonisti del dirottamento.


Nella foto, un teste in aula oggi e l'avvocato Antonino Andronico