Casaletto Vaprio, 16 gennaio 2020

Una cremasca a Masterchef. L'abbiamo vista nei giorni scorsi battersi contro gli avversari e cercare di convincere i tre cuochi spesso incontentabili. L'abbiamo vista passare selezioni e selezioni e arrivare alle porte del paradiso, che però non si sono aperte. "E' stata un'esperienza bellissima - racconta Simona Fortunato, 34 anni di Casaletto Vaprio - e sono contenta di aver partecipato. Ho inviato la domanda senza troppe illusioni lo scorso gennaio e sono stata chiamata. Ho sostenuto un colloquio e poi mi hanno chiamato per la competizione. Davanti a me i tre cuochi: Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli. Ho cucinato un risotto con burrata, gamberi rossi al naturale e coulis (salsa) di lamponi. E' piaciuto a due cuochi su tre e ho guadagnato il grembiule grigio, che vuol dire che avrei dovuto sottopormi a un'altra prova per passare. Così ho fatto e ho vinto, guadagnandomi il grembiule bianco. A quel punto sono arrivata alla finale dove c'erano trenta concorrenti dei quali solo venti sarebbero entrati nella fase finale. Dovevamo fare tre formati di pasta, dei quali uno ripieno. Io ho optato per delle tagliatelle con ragù di ripieno di salame, pistacchi e pan grattato. Sono entrata in competizione con un'altra concorrente, ma non ce l'ho fatta. Però sono soddisfattissima".

Quanto chili ha preso mentre si preparava?

"Be', più che altro mio marito che si è offerto di fare l'assaggiatore. Devo dire che questa esperienza mi ha fatto conoscere molte persone con le quali intrattengo ancora rapporti".


Nelle foto, Simona Fortunato a Masterchef