Crema News - Ciechi penalizzati

Cremona, 17 maggio 2020


Ciechi, le nuove disposizioni li danneggiano. Ecco perché.

"Con le nuove disposizioni i ciechi hanno aggiunto difficoltà a quelle che normalmente già subiscono in particolare nell’utilizzare i mezzi pubblici e nell’osservare il distanziamento sociale, proprio a causa della sua disabilità, che le impedisce di capire la posizione delle persone che ha accanto. Incontrerò a breve i responsabili di KM , che si sono resi disponibili a un confronto per individuare una soluzione per alcune delle criticità che riguardano i mezzi di trasporto.

Oggi però mi riferisco all’obbligo di indossare i guanti per chi accede agli uffici e agli esercizi commerciali, in particolare ai negozi di abbigliamento, ma il tatto è uno dei sensi principali a cui deve ricorrere un cieco per sopperire alla mancanza della vista. I guanti possono renderci molto goffe e complesse molte semplici operazioni come ad esempio afferrare oggetti, cercare qualcosa nella propria borsa, come il portafoglio, maneggiare soldi, individuare i pulsanti di ascensori o citofoni leggendone le indicazioni tattili, ecc. ecc.. Siamo già privi di un senso, il funzionamento di un altro ci viene molto ridotto indossando la mascherina, (mi riferisco all’olfatto, a volte indispensabile per orientarci e individuare, per esempio, un negozio o un ristorante), se poi ci viene anche precluso il tatto, mi chiedo cosa ne sarà di noi!

O il Covid-19 si affretta ad andarsene, o noi finiremo per essere condannati a vivere una vita di isolamento e di esclusione dal resto della società.

Non vogliamo pietà, ma solo attenzione e, laddove è possibile, una deroga alle restrizioni per poter vivere con dignità e sentirci partecipi della vita sociale.

Il paradosso è che, in qualità di presidente dell’Uici di Cremona e quindi di datore di lavoro, mi è stato imposto di adeguarmi alla normativa e adottare le medesime restrizioni che ora denuncio come discriminanti proprio nei confronti di chi accederà ai nostri uffici, che ritorneranno a essere aperti al pubblico previo appuntamento da oggi. Probabilmente, e so di autodenunciarmi, io sarò la prima a trasgredire le regole, sotto la mia responsabilità, consapevole del fatto che così potrei mettere a rischio anche la salute delle nostre dipendenti. Ma cosa dobbiamo inventarci adesso per riprendere a vivere il più normalmente possibile?


La Presidente Flavia Tozzi (UICI Cremona)


La foto è esplicativa