Crema News - Elezioni europee punto di svolta Crema News

Crema, 21 gennaio 2019

Egr Direttore,

Le elezioni europee avranno un'importanza epocale per la nostra democrazia. Le forze sovraniste e illiberali vogliono portare l'Europa alla paralisi e alla disgregazione; mentre in Italia Salvini domina incontrastato con i suoi gregari del M5stelle, entrambi alleati della peggiore destra europea e internazionale. Se queste forze vincessero anche in Europa, gli effetti sarebbero disastrosi e incalcolabili sulle vite di milioni di donne e uomini, sul futuro dei giovani, sulla pace.
La sinistra deve avere la consapevolezza della partita che si apre.
Non mi pare che a oggi ci siano le condizioni per creare più liste di area di centrosinistra, divise e in conflitto tra loro, che abbiano una significativa possibilità di successo e capacità attrattiva
Invece, un messaggio unitario può convincere; può essere la novità di cui ha bisogno una parte importante dell’elettorato italiano che, pur rigettando le scelte morali e politiche di questo governo, per ora non si schiera e non trova attrattiva nessuna proposta. L'unità di democratici, socialisti, liberali, cattolici, verdi, può essere un punto di partenza per una strategia comune, per una lotta che rinnovi i fondamenti della civiltà europea, mettendo al centro la questione sociale, il diritto al lavoro e il tema dell’eguaglianza, insieme a quello delle libertà e dell’unità dell’Europa.
E' da circa due anni che sento la necessità di una nuova proposta politica, ampia, unitaria, che chiuda con gli errori del passato, anche quello recente, che ci ha portato alla sconfitta dello scorso 4 marzo.

Costruire una nuova grande forza progressista, di sinistra, in Italia come in Europa, è un obiettivo che considero ancora valido e necessario.

Per cui ben venga l’appello per una lista unitaria delle forze europeiste per le prossime elezioni europee, proposta, ci tengo a sottolinearlo, lanciata già molti mesi dalla Presidente Laura Boldrini.

Ma non bisogna commettere un nuovo errore, che sarebbe tragico, quello di costituire un indistinto fronte repubblicano: tutti insieme contro i populisti, che poi verrebbe facilmente strumentalizzato in "élite contro il popolo".

E allora penso che per questa lista ci vogliano persone che si "sono spese", che hanno rischiato qualcosa, che hanno dimostrato che cambiare rotta è possibile e che portano i segni delle scelte fatte controcorrente e delle esperienze vissute nelle parole che dicono. Persone capaci di recuperare civiltà centimetro dopo centimetro nei quartieri, nelle scuole, al lavoro; che non guardano le periferie da lontano ma che vivono nei quartieri popolari che sono tutt'altro che periferie. Persone capaci di ridare senso alla storia di emancipazione e riscatto dei popoli, che è la storia della sinistra.

Di questo in tanti sentiamo bisogno.

Franco Bordo (nella foto)