Crema, 19 maggio 2020


Domani è la Giornata Mondiale delle Api ufficialmente istituita nel 2017 dall’ONU. In questo giorno, l'attenzione globale dovrebbe essere, almeno temporaneamente, concentrata sulle api, insetti preziosissimi ed insostituibili per la biodiversità naturale. Le api sono tra gli animali da fattoria più importanti a livello nazionale e svolgono un ruolo importante nel garantire una flora e una fauna vive. Purtroppo, però, la loro popolazione è minacciata dall’uomo. 

È quindi tanto più importante sfruttare questa Giornata per attirare l'attenzione e cambiare prospettiva.

La scelta della data in cui si celebra la Giornata mondiale delle api non è casuale. Mentre nell’emisfero boreale maggio è il mese centrale per l’impollinazione, nell’emisfero australe corrisponde alla produzione del miele e poi della lavorazione dei suoi derivati. Inoltre uno dei primi pionieri della moderna apicultura, lo sloveno Anton Janša (1734–1773), è nato proprio il 20 maggio.

In appena trenta anni, dal 1980 al 2010, la popolazione mondiale di api e vespe si è ridotta del 36 per cento. Le api sono minacciate soprattutto dai prodotti chimici utilizzati in agricoltura, come pesticidi e insetticidi. In particolare il pericolo principale è rappresentato da una famiglia di insetticidi, i neonicotinoidi che riducono olfatto, memoria e senso dell’orientamento delle api. Per combattere questo pericolo nel 2013 l’Unione europea ha vietato l’uso di tre pesticidi particolarmente nocivi, ma le misure adottate sono ancora insufficienti. Altri pericoli sono l’indebolimento del loro sistema immunitario, i cambiamenti climatici, la perdita di habitat e l’aumento delle monocolture che determinano mancanza di risorse mellifere.

La giornata verrà celebrata in oltre 115 nazioni, il merito è però soprattutto della Slovenia, e in particolare della Federazione slovena degli Apicoltori, che ha sollecitato l’Onu per il riconoscimento ufficiale della giornata. Il governo sloveno è in prima linea nella lotta per la salvaguardia delle api, non a caso è stato il primo, nel 2011, a vietare l’uso di pesticidi sul territorio nazionale. L’apicoltura è un’attività molto radicata nella cultura slovena, si stima che ogni 10mila sloveni 200 abbiano un’attività di apicoltura. La tradizione vuole che ogni apicoltore personalizzi la propria arnia di legno con motivi tipici del folklore sloveno.

Da oltre trenta milioni di anni le api svolgono un servizio ecosistemico essenziale aiutando i fiori a espandere il proprio areale e a riprodursi. Oltre che alla sopravvivenza di molte specie vegetali, questi incredibili insetti sono necessari per la sopravvivenza della nostra specie, contribuendo in maniera decisiva alla sicurezza alimentare globale. Oltre due terzi delle colture utilizzate per la nutrizione umana sono infatti impollinati dalle api, le quali svolgerebbero inoltre un ruolo attivo nel mantenimento della biodiversità e nel ripristino delle aree prossime alla desertificazione. Le api, considerate oggi dei super-organismi, potrebbero perfino aiutarci nella comprensione del nostro cervello.