Crema News - I Verdi e gli incendi alle antenne

Crema, 29 aprile 2021

Assalto incendiario al ripetitore telefonico di Offanengo, la condanna dei Verdi.


"La notizia di questi giorni del ripetersi degli incendi dolosi ad antenne della telefonia mobile, l’ultimo incendio ad Offanengo (aprile 2021) a Casale cremasco (gennaio 2021) e a Casalmorano (giugno 2020) ci obbliga a informare i cittadini sulla nostra posizione riguardo a queste azioni. Innanzitutto vogliamo esprimere la nostra non condivisione  e la nostra deplorazione verso azioni anonime che non contribuiscono ad allargare il fronte di chi si impegna a difesa dell’ambiente.

I Verdi dichiarano senza mezze misure che tutte le battaglie a difesa della salute e dell’ambiente debbono essere combattute a viso aperto ed in modo responsabile e tale da rendere sempre possibile un confronto critico senza colpi bassi e senza nascondersi di notte, ma affrontando i problemi alla luce del sole.

La questione che stiamo affrontando è seria e riguarda la possibilità che il dilagare degli impianti di radiotelefonia possa generare pericoli per la salute a causa della sempre maggior potenza delle onde elettromagnetiche. Lo sviluppo, infatti, del sistema della telefonia mobile sta avvenendo in maniera troppo rapida senza che ci sia una adeguata informazione alla cittadinanza sui rischi che tutto questo comporta.

C’è troppa fretta nell’installare queste antenne per la rete 5G e nel procedere all’assegnazione di nuove frequenze. Il business della radiotelefonia è ormai diventato, stratosferico e vuole imporsi con troppa fretta su tutto. Siamo contrari, dunque, all’aumento dei limiti di radiazione e riteniamo che i segnali e le comunicazioni debbano essere trasmesse maggiormente via cavo.

 Gli effetti della nuova tecnologia 5G sull’ambiente naturale non sono ancora chiari, vale quindi il principio di precauzione e chiediamo una moratoria nella sperimentazione di questa tecnologia 5G sino a quando non sia pianificato un coinvolgimento attivo degli Enti pubblici deputati al controllo sanitario e ambientale.

Nel frattempo nessuna “lotta armata” di qualsiasi genere, compresi gli incendi e le distruzioni agli impianti dei 5G può essere condivisa.

Usiamo gli strumenti ben più efficaci che derivano dalla discussione critica non violenta compresi i molteplici argomenti che scienziati, medici e studiosi dell’elettromagnetismo hanno messo in campo chiedendo una moratoria al proliferare degli impianti 5G".

 

Andrea Ladina   (presidente provinciale dei Verdi )


Nella foto, il traliccio di Offanengo