Crema News - La riflessione

Cremasco, 18 luglio 2021


16a  Domenica ordinaria anno B ​

 La Parola: ​Ger 23,1-6  Sal 22  Ef 2,13-18 Mc 6,30-34::

 

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

 

Stimolato dalla mia recente esperienza ospedaliera, ben 5 giorni di ricovero per un controllo al cuore che ha consigliato il posizionamento di uno stent alla coronaria principale onde evitare guai peggiori, mi son accorto che nel Vangelo, che pure è stracolmo di gente malata e quindi sanata e salvata da Gesù, non si dice mai di una qualche malattia subita dal Maestro. Mi sembra ovvio che colui che è venuto a salvare l’uomo e che ha fatto della guarigione dalle malattie uno dei segni principali dell’amore di Dio che si manifesta nella sua opera, pur condividendo in tutto l’esperienza umana, fino alla morte, non sia però mai stato toccato dalla malattia. Sappiamo bene però quanto il Figlio di Dio sia attento alla sofferenza e alla malattia dell’uomo e possiamo dire che nel brano di oggi, in modo molto semplice si mostri partecipe anche della fatica e della stanchezza degli apostoli, suggerendo loro un po’ di riposo in disparte. E di fronte alla insistenza della folla, che non vuol perdere nulla della ricchezza d’amore di Gesù, riprende tranquillamente il suo compito di maestro e pastore, quasi proteggendo i suoi discepoli lasciati appunto un poco a riposo. Il periodo di convalescenza che sto vivendo, mentre da una parte continua a ricordarmi della fragilità della nostra condizione umana, dall’altra mi fa quasi sentire in buona compagnia, insieme agli apostoli, un po’ in disparte; ma la parola di Gesù arriva ugualmente forte e chiara a tutti: è lui che ci parla e ci guida come vero pastore, attento alle fatiche e alle stanchezze del suo popolo e dei suoi collaboratori. Qualche amico mi ha bonariamente preso in giro notando come io sia competitivo e abbia voluto gareggiare addirittura col S. Padre, anche lui ricoverato in questi giorni, ma in effetti proprio come ha detto Papa Francesco il riposo forzato non è solo occasione di recupero fisico, ma anche e sopratutto momento propizio per la riflessione e la preghiera tranquilla sentendosi in piena comunione con i tanti nostri fratelli oppressi dalla malattia, dalla sofferenza e da tante difficoltà concrete nella vita quotidiana. Stare in disparte con Gesù è davvero fonte privilegiata di riposo e ripresa delle forze, fisiche e spirituali, se diventa momento dedicato anche alla preghiera, all’ascolto della sua parola perché guidi le nostre opere attraverso l’obbedienza fiduciosa ai suoi insegnamenti e la grande ammirazione per il suoi esempi. Oggi Gesù ci aiuta a capire che le opere e gli impegni quotidiani sono tanto più significativi e positivi, quanto più si alimentano con la forza e l’amore che lui ha verso ciascuno di noi, perché impariamo poi a condividere quanto ricevuto con i fratelli che hanno più bisogno di noi. Qualche giorno di ospedale aiuta a riconoscere come davvero ci sono tante persone che in modi diversi soffrono e hanno bisogno non solo di una guarigione fisica ma anche di un sostegno spirituale per affrontare i momenti negativi della propria vita, aprendosi alla parola vivificante del Figlio di Dio, il buon pastore delle nostre anime, che non ci lascia mai soli.

 

(Nel mese di Luglio non riesco a preparare il video della riflessione, ci rivediamo ad Agosto )


Nella foto, don Natale Grassi Scalvini, autore della riflessione