Crema News - La riflessione

II Domenica Ordinaria          anno A


La Parola:      Is 49,3.5-6  Salmo 39  1Cor 1,1-3  Gv 1,29-34


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».


Anche se abbiamo appena iniziato la lettura continua domenicale del Vangelo di Matteo, che ci accompagnerà tutto l’anno, subito ci lasciamo toccare dal racconto dell’evangelista Giovanni che sembra davvero molto informato sui fatti, raccontandoci della testimonianza di Giovanni il Battista, nell’occasione del Battesimo di Gesù al Giordano, con abbondanza di particolari. Sappiamo bene che in realtà ogni parola di S. Giovanni ha sempre una ricchezza enorme, non solo dal punto di vista storico ma anche come riflessione interpretativa dei fatti. Il brano di oggi infatti inizia con la precisazione che questa testimonianza è stata data ‘il giorno dopo’. Non sappiamo da quando contare questi giorni, ma sappiamo bene che si completano il settimo giorno con le nozze di Cana, perché l’evangelista vuole presentarci l’inizio dell’opera di Gesù in parallelo ai sette giorni della creazione. E in effetti il vangelo inizia proprio con le parole ‘In principio’, come il Libro della Creazione, la Genesi. Se avessimo tempo e voglia di approfondire la conoscenza della Parola di Dio, mentre invece sembra che ne abbiamo sempre meno, potremmo dilungarci a ricercare nel brano di oggi, il secondo giorno, i riferimenti all’acqua, tema centrale del secondo giorno della Creazione, ma è meglio fermarci solo sulla parola del Battista che ci presenta una delle chiavi interpretative più decisive per cercare di capire Gesù e la sua opera: egli è l’Agnello di Dio che prende su di sé e porta via il peccato del cosmo. Per noi che da millenni non uccidiamo più agnelli sull’altare offrendoli a Dio come sacrificio di espiazione e di comunione è difficile comprendere appieno i sentimenti di Giovanni che ha visto il Verbo di Dio incarnato finire ucciso in croce, immolato proprio come un agnello, secondo l’antichissimo rito, alle tre del pomeriggio. Siamo ancora agli inizi del Vangelo ma già ci viene indicato lo scopo di tutto questo: egli è venuto per dare la sua vita in riscatto per tutti noi e grazie al battesimo nello Spirito Santo possiamo anche noi partecipare agli eventi della salvezza per essere liberati dal male. In queste poche righe ci sono già annunciati tutti gli eventi centrali della storia della salvezza. Dobbiamo quindi prepararci a seguire il Signore Gesù nel suo peregrinare sulle strade della Galilea, pronti ad accogliere i suoi insegnamenti e ad imitare i suoi esempi con la piena consapevolezza che tutto acquista il pieno significato solo alla luce della sua Pasqua di morte e risurrezione. Anche per noi quindi non si tratta solamente di fare qualche gesto buono, qualche atto di carità o di attenzione verso i nostri fratelli. Il Signore ci chiede di seguirlo sulla via che porterà all’offerta dell’intera vita per riaverla poi, grazie all’opera dello Spirito Santo, in pienezza e per tutta l’eternità. 


Nella foto, don Natale, autore della riflessione, con alcuni amici mentre prepara la stagione delle gite in montagna