Crema News - La riflessione di don Natale Grassi Scalvini Crema News

XXXI Domenica ordinaria C

La Parola: Sap 11,22-12,2 Sal 144 2Ts 1,11-2,2 Lc 19,1-10:

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Molto belle le parabole di Gesù ma quando ci troviamo davanti a personaggi veri e ad avvenimenti concreti, la nostra attenzione viene proprio catturata e condotta a profonde riflessioni personali in vista di un rinnovamento della vita sempre più vicina alle proposte di Gesù. L’evangelista stesso ne è consapevole e dopo averci presentato il pubblicano della parabola di domenica scorsa oggi ci fa incontrare proprio Zaccheo, uno dei loro capi, quasi a dimostrare che la parola di Gesù non è sterile ma porta sempre concretamente qualcuno alla conversione Ma certamente anche di fronte ad una persona chiamata per nome, l’intenzione è quella di proporla a tutti noi come esempio da seguire. Non certo in quanto pubblicano e quindi come peccatore, ladro ed egoista, altrimenti sarebbe troppo facile per noi tirarci fuori dalla mischia e dire che è diverso e lontano dalla nostra realtà. Infatti S.Luca ci ricorda subito che era ricco e in quanto tale certamente molto simile a ciascuno di noi, che siamo davvero ricchi, molto di più di quanto crediamo. Ed anche per noi le ricchezze, per quanto giuste e legittime, perchè procurate col nostro lavoro o impegno, possono diventare un ostacolo per il cammino al seguito di Gesù. Ma forse oggi prima di pensare al cammino da fare con lui, che ricordiamo è sempre diretto a Gerusalemme per dare tutta la sua vita, facciamo bene a preoccuparci di accoglierlo in casa nostra. Non solo nella Chiesa dove ci raduniamo come comunità ogni domenica, ma anche e soprattutto nel nostro cuore, nell’intimo personale, dove davvero può restare ogni momento della nostra vita. Dobbiamo riconoscere che anche noi, amici di Gesù, possiamo talvolta accontentarci di una frequentazione sporadica, sia per quanto riguarda la nostra partecipazione ai momenti comunitari ma anche per quanto concerne il nostro rapporto personale, la nostra preghiera e la disponibilità ad ascoltare e riflettere sulla sua parola. Noi non possiamo certo accogliere Gesù tra le mura di casa nostra, ma spalancare il nostro cuore perché possa sempre starci bene accolto è possibile a tutti. Anche quando ci accorgessimo che il nostro intimo è pieno di tanti ingombri e cianfrusaglie ma anche del male e del peccato non dobbiamo disperare. Egli è sempre pronto al perdono e alla misericordia, ad aiutarci a liberarci dal male preparanto un luogo accogliente nel nostro cuore per la sua parola e la sua presenza. Il suo amore non viene mai meno ed ci aspetta sempre perché lui deve passare prima o poi anche da noi, in casa nostra e nella nostra vita.

Nella foto, don Natale, autore della riflessione