Crema News
Crema, 23 maggio 2018
Gli interventi del vice questore Daniel Segre della Polizia di Stato e del maggiore Giancarlo Carraro dell'Arma dei carabinieri hanno concluso all'Istituto Munari l'annuale percorso dei educazione alla legalità.
Così, dopo gli interventi formativi dedicati alla Costituzione, i ragazzi di alcune classi del Liceo Artistico e del corso di grafica dell'Itis sono stati invitati a riflettere sul significato profondo della parola “legalità”, che trova le sue radici e le sue ragioni nella parola “rispetto”.
Il maggiore Carraro ha aiutato i ragazzi a riflettere proprio sul valore profondo del rispetto, che ha origine dall'esperienza quotidiana di ogni essere umano nel momento in cui si pone in relazione con il mondo che lo circonda, inteso nella sua globalità di persone-luoghi di studio o di lavoro-istituzioni.
Un'attenzione particolare è stata rivolta al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, ivi comprese le sue implicazioni drammatiche a livello sia personale (tanto nella vittima quanto nel persecutore) che legale. Ai ragazzi, attenti e partecipi, la consegna che nel rispetto della norma risiedela garanzia di un vivere civile e umanamente sostenibile.
Da parte del vice questore Segre la proposta ai ragazzi di un percorso di riflessione a largo respiro, anche con riferimento ai più recenti fatti di cronaca: bullismo, cyberbullismo, “blue whale”. Momento toccante quello dedicato alla violenza che si consuma fra le mura domestiche, soprattutto contro donne e bambini.
Molte le domande e attiva la partecipazione. Per Virginia e Veronica il linguaggio diretto e chiaro e i molti esempi concreti hanno reso il contributo di immediata lettura e incisivo.
Ai ragazzi è stata lasciata l'idea che la legalità è vivere nella pienezza la bellezza della propria “umanità”, quella dei valori, la sola che rende veri Uomini e vere Donne.
R.S.
Nella foto del vice questore Daniel Segre
