Crema, 19 settembre 2019

Signoroni ineleggibile. Il comunicato del segretario generale della provincia, Maria Rita Nanni, ha certamente provocato un terremoto politico. C'è anche da sottolineare che il caso è stato sollevato dal segretario generale dopo la candidatura, dopo l'elezione e dopo il giuramento dello stesso alla presidenza e che molti sottolineano come il segretario generale non sia stato confermato nel suo ruolo dal passato presidente e che abbia scritto la lettera nella quale si solleva il caso dell'ineleggibilità nel suo ultimo giorno di lavoro. Tra le tante reazioni, ecco quella di Fratelli d'Italia.

"Il presidente Signoroni era forse ineleggibile? "Contrariamente da quanto da Lei dichiarato in sede di candidatura, ricopre una carica di rappresentanza all'interno di ATO che la renderebbe ineleggibile nella veste di presidente della Provincia". Sono le testuali parole contenute nella missiva che la dott.ssa Nanni ha inviato al presidente Signoroni e, per conoscenza, ai consiglieri provinciali. Aspettiamo sicuramente ulteriori informazioni e precisazioni ma, se questo fatto fosse confermato, la valenza politica sarebbe non grave, ma gravissima: chi riveste cariche pubbliche ha il dovere di rispettare regole e valori inequivocabili. Le prime reazioni di coloro che hanno proposto e appoggiato Signoroni sono estremamente "prudenti" ma, se dovesse essere appurato che il candidato Signoroni fosse in realtà ineleggibile, sarebbe la palese conferma dell'estremo dilettantismo da parte di costoro. Ovviamente, lo stesso Signoroni dovrebbe fare non uno, ma cento passi indietro, per rispetto delle istituzioni.

Non siamo dei giuristi, ma consigliamo la lettura dell'articolo 60, comma 3° del Testo Unico degli Enti Locali, che stabilisce le "Cause di Ineleggibiltà" previste nei numeri 1)2)3)4)5)6)7)9)10)11) e 12).

Naturalmente, attendiamo fiduciosi gli sviluppi".

Nella foto, Mirko Signoroni