Spino d'Adda, 21 ottobre 2016

Abbiamo appreso oggi da La Provincia che, dopo un lungo procrastinare (da luglio a ottobre), l'Amministrazione Poli ha deciso di non attivare lo Sportello Diritti Animali a Spino, Sportello per il quale l'Amministrazione Riccaboni aveva reperito un finanziamento regionale di 7.000 euro da utilizzare specificatamente per la lotta al randagismo. Fondi che sarebbero serviti per sterilizzare i gatti di colonia, per fare corsi alle gattare, per promuovere serate relativamente alla corretta detenzione dei cani, per il pronto intervento h24 in caso di animali vaganti o feriti, oltre che per gestire problemi di ordine pubblico e quiete cittadina legati ad animali.

Non è affatto vero che il comune di Spino d'Adda, come ha dichiarato erroneamente il Sindaco, dispone già dello Sportello Diritti Animali. Quello cui fa riferimento il Sindaco nelle sue confuse dichiarazioni è infatti l'Ufficio Ecologia. La dipendente comunale che si occupa (anche) dell'Ufficio Ecologia (tra le sue tante mansioni) non è disponibile h24, non ha un numero di telefono per la reperibilità da parte dei cittadini, non porta i gatti di colonia a Cremona affinché siano sterilizzati, non segue campagne informative e non organizza serate di formazione. Fa un encomiabile lavoro, ma non è lo Sportello Diritti Animali.

Soprattutto, l'Ufficio Ecologia non dispone di 7.000 euro erogati dalla Regione per finanziare questi ed altri interventi.

Ci si chiede se l'Amministrazione Poli (e lo specifico assessorato ai Diritti Animali, di fatto inesistente) abbia compreso la differenza tra Ufficio Ecologia e Sportello Diritti Animali e finga di non capirlo o davvero brancoli nel buio.

Ci si chiede se l'Amministrazione Poli si renda conto di aver rinunciato a un finanziamento di 7.000 euro per questioni di antipatie personali (ma il volontariato non dovrebbe essere incentivato sempre?) e di aver tenuto in sospeso gli altri comuni che sarebbero dovuti essere in convenzione con Spino (ovvero Rivolta d'Adda, Pandino ed Agnadello) per quattro mesi per un mero capriccio personale.

D'altro canto, l'Amministrazione Poli e l'(inesistente) assessorato Diritti Animali sono coloro i quali non hanno ancora capito cosa sia un'area di sgambamento cani, a cosa serva e perché serva, e lasciano lo spazio di via delle Industrie creato a tal fine incompleto e non dotato di un regolamento d'uso.

Ci dispiace, ancora una volta, che il Comune di Spino abbia rinunciato, per un senso di inspiegabile vendetta dell'Amministrazione PD verso chi l'ha preceduta, a un servizio in più a costo zero per i cittadini. Non un servizio fondamentale, ovvio, ma sicuramente utile dati i tanti problemi che la convivenza con cani e gatti quotidianamente porta (avvelenamenti, cura delle Colonia, cani vaganti, cani che abbaiano tutto il giorno, deiezioni abbandonate, cuccioli trovati e di cui non si sa che fare...) e che si sarebbero risolti a costo zero per Spino senza gravare ulteriormente sulle risorse comunali.

Ci dispiace che, ancora una volta, chi comanda decida d'imperio e per vendetta, come se il Comune fosse cosa sua, puntando agli interessi di pochi invece che di tutti.

Progetto per Spino