Crema News - Operazioni mininvasive per i calcoli biliari Crema News

Cremona, 10 luglio 2018

Negli scorsi mesi l’equipe dell’Endoscopia e Gastroenterologia dell’Ospedale di Cremona, guidata da Federico Buffoli, in collaborazione con l’equipe della Radiologia, diretta da Laura Romanini, ha effettuato tre interventi utilizzando una tecnica mininvasiva in modo multidisciplinare su tre pazienti ad alto rischio per polipatologie, che avrebbero richiesto un intervento chirurgico complesso.

I CASI

Si tratta di pazienti anziani con calcoli della via biliare che, impedendo il normale deflusso di bile, si sono presentati al pronto soccorso con dolori, ittero e, in un caso, colangite (infezione delle vie biliari che richiede un trattamento urgente).

UNA METODICA MIRATA FRUTTO DELLA COLLABORAZIONE TRA PROFESSIONISTI

Grazie alla collaborazione tra la radiologia interventistica, gli anestesisti, i chirurghi e i medici endoscopisti, è stato possibile eseguire un intervento mirato e micro invasivo: dopo aver eseguito, attraverso una piccola incisione della pelle e sotto controllo radiologico, un drenaggio transepatico in urgenza, per permettere il deflusso della bile e per eliminare il pus e ovviare alla colangite in atto, il medico endoscopista, tramite l’utilizzo del colangioscopio, è potuto arrivare attraverso l’incisione, con l’aiuto del medico radiologo interventista, direttamente nelle vie biliari, avvicinarsi al calcolo biliare e, sotto visione diretta, frantumarlo con un’apposita sonda che utilizza energia elettroidraulica, liberando la via biliare. Tutti e tre pazienti non hanno quindi dovuto subire interventi chirurgici importanti e dopo pochi giorni hanno potuto lasciare l’ospedale.

Ad eseguire l’intervento sono stati Fabrizio Cereatti (Endoscopista) e Gabriele Rozzi (Radiologo) con le relative equipe infermieristica e di tecnici di radiologia.

LA TECNOLOGIA

Il colangioscopio, in uso presso l’Endoscopia di Cremona da circa due anni, è un endoscopio elettronico usa e getta di soli 3.3 mmdi diametro che nasce per esplorare il fegato e il pancreas passando all’interno dei normali duodenoscopi. È provvisto di un canale di servizio di 1.2 mm nel quale si possono far passare pinze bioptiche per il prelievo di tessuto nei casi dubbi di tumore o sonde per la frammentazione di calcoli. Con questa tecnologia sono già stati eseguiti circa 15 procedure.

La possibilità di evitare, in casi selezionati, la chirurgia invasiva, quindi la riduzione dei rischi per i pazienti, e la diagnosi di sospetti tumori, sono i grandi vantaggi di questa tecnologia.

Nei tre casi descritti questa tecnologia è stata utilizzata direttamente attraverso il fegato dopo un accesso radiologico: l’approccio multidisciplinare radiologico-endoscopico ha permesso di risolvere con successo una situazione altrimenti complessa e ad alto rischio.

Nella foto, l'intervento