Crema News - S. Giuseppe ti dà una mano

Crema, 18 settembre 2020


Prosegue l’impegno della diocesi di Crema a dare un sostegno concreto alle persone e alle famiglie del territorio, che son venute a trovarsi in difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid, attraverso il Fondo Chiesaconvoi-San Giuseppe Lavoratore. Nelle cinque riunioni, tenute dal 22 luglio scorso a oggi, la commissione appositamente nominata dal vescovo per valutare i bisogni e definire tipologia ed entità degli aiuti da accordare ha esaminato altre 38 richieste, pervenute da altrettanti nuclei familiari in difficoltà, riscontrandone l’effettivo stato di necessità. E sono andate pertanto a sommarsi alle 240 che, da quando lo scorso maggio questa iniziativa di solidarietà voluta da vescovo Daniele è diventata operativa, stanno beneficiando delle risorse messe a disposizione dalla generosità anche di tante persone e sacerdoti.

Sulle 303 autocertificazioni vagliate dagli operatori del Centro di ascolto nei colloqui telefonici preparatori e presentate alla Commissione, ne restano quindi da valutare ancora 22, “che però – fa osservare Claudio Dagheti, direttore della Caritas diocesana cui è stata affidata la gestione di questo strumento – sono di persone o nuclei che non hanno ancora prodotto la documentazione completa, o aggiuntesi negli ultimi giorni”. Meno della metà sono della città di Crema e il resto di paesi del territorio diocesano, tra cui Bagnolo con 26, Vaiano 13, Chieve, Ripalta Nuova e Trescore 9, Monte e Madignano 8...

“Questi numeri – commenta Dagheti – evidenziano che è necessario instaurare un rapporto di reciprocità con le amministrazioni locali, in particolare con i Servizi sociali, per rendere ancora più efficace l’aiuto che si sta dando alle persone; anche a fronte del fatto che i Comuni stanno mettendo in campo molti fiondi statali per sostenere le famiglie.”

Delle 278 domande valutate, 84 non sono state approvate, pari a circa il 30,22%; e delle 194 accolte, 75 (38,66%) sono nuclei totalmente sconosciuti alle reti di Caritas e dei Servizi sociali.

 “Questo dato – evidenzia – oltre a confermare la serietà e il rigore con cui la commissione procede nell’individuare bisogni reali e determinare l’entità dei sostegni da accordare, a garanzia anche delle tante persone che hanno donato, attesta che si sta ottemperando alla finalità del Fondo San Giuseppe Lavoratore, che non è di sovrapporsi agli interventi delle istituzioni, bensì integrarli, intercettando situazioni di difficoltà createsi con l’emergenza sanitaria, che sta generando un numero crescente di poveri finora non conosciuti né dalla Caritas né dagli enti comunali.”

A oggi il Fondo San Giuseppe Lavoratore ha raccolto 293.151 euro, di cui 194.660 stanziati e 169.593 già erogati. Circa due terzi della dotazione è stata donata da singole persone, parrocchie, sacerdoti e vescovo. Da parte sua la diocesi ha messo a disposizione 50 mila euro, ai quali si sono aggiunti 20 mila dalla Bcc Caravaggio e Cremasco, 10 mila da Banca Cremasca e Mantovana e 40 mila dall’Associazione Uniti per la provincia di Cremona: “somme – precisa Dagheti – che sono state interamente devolute per il pagamento di utenze, affitti e buoni spesa in favore dei nuclei ritenuti bisognosi”.

La prossima settimana la commissione inizierà inoltre a valutare le richieste riproposte per una proroga del sostegno per massimo ulteriori tre mesi. Chi avesse necessità di sostegno, purché domiciliato nel territorio della Diocesi di Crema, può ancora inoltrare richiesta, compilando l’autocertificazione pubblicata sui siti della diocesi e della Caritas. Le persone saranno poi contattate successivamente da un operatore per un colloquio telefonico preliminare e raccogliere la documentazione necessaria.