Crema, 11 giugno 2019

Una scuola per tutti è il contenitore all’interno del quale l’istituto Sraffa, in particolare la sede associata Marazzi ha proposto una serie di progetti Pon (acronimo di Programma Operativo Nazionale del ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che utilizza fondi comunitari), curati dal docente referente Antonino Campisi, che quest’anno hanno coinvolto circa 150 studenti. L’obiettivo è stato quello di rafforzare le competenze di base degli studenti, allo scopo di compensare svantaggi culturali, economici e di contesto sociale, garantendone il riequilibrio territoriale e riducendo il fenomeno della dispersione scolastica.

Sei i moduli complessivi di questo progetto Pon, tre dei quali afferenti all’area delle discipline letterarie, con particolare attenzione agli studenti stranieri e i restanti tre, riconducibili all’area della matematica, inglese e scienze. Diversi i docenti che hanno collaborato: Cosimo Barletta, Luciano Bertoglio, Angela Bortolotti, Stefania Ercoli, Laura Ferrigno, Maria Silvia Maltese, Paola Mirelli, Ettore Murfuni, Mara Serina. Quanto ai moduli programmati: Dalle scienze alla tecnologia, per l’apprendimento dei fenomeni fisici tramite l’esperienza e l’utilizzo di schede elettroniche di protoripazione (Arduino e Raspaberry). Play the life, per il potenziamento della lingua inglese, Gioco con la matematica, per la matematica, Cultura e sapori, modulo di italiano per stranieri, attraverso confronto, lo scambio e la preparazione di ricette provenienti da culture e paesi diversi, al fine di promuovere la creazione di opportunità di relazione e scambio interdisciplinare. Ed infine, Mettiamo in scena l’italiano e impariamo l’italiano a spasso per la città, che hanno consentito un approfondimento della storia di questo territorio attraverso esperienze dirette nei luoghi e nelle istituzioni.

“Sono stati tanti gli argomenti trattati nel modulo Cultura e sapori che ho curato, comprendendo anche indicazioni per una corretta educazione alimentare – sottolinea Cosimo Barletta – per un numeroso gruppo di studenti partecipanti, composto in maggioranza da stranieri, provenienti da diversi paesi asiatici, africani e dell’America latina”. Soddisfazione manifestata dai docenti partecipanti e dalla dirigente Roberta Di Paolantonio, anche perché grazie a queste iniziative, oltre agli aspetti legati alla socializzazione, alla crescita personale e al confronto tra le differenti culture, i ragazzi sono riusciti a produrre un piccolo ricettario, utilizzando le traduzioni nelle lingue di origine, prendendo spunto dal cibo per migliorare la comunicazione tra di loro.

E, precisa il referente dei progetti Pon, Antonino Campisi, i ragazzi guidati dai loro insegnanti sono riusciti anche a realizzare dispositivi elettronici e piccoli robot per i laboratori della scuola

Per il prossimo anno, scuola già al lavoro per avviare la progettazione e definire la parte amministrativa di altre iniziative, volte ad affrontare il tema della dispersione scolastica e quello dell’alternanza scuola-lavoro.