Crema News - I pecoroni vincono il lodo

Soncino, 06 agosto 2020


Il giudice ha detto che Scrp ha torto e che deve pagare le quote agli otto comuni che due anni fa erano usciti dalla società perché non in accordo con il nuovo statuto. Un tira e molla che avrebbe dovuto concludersi, come da statuto, subito con il pagamento delle quote degli otto comuni e che invece è finito davanti al giudice. Il lodo arbitrale, emesso in questi giorni, ha detto che i comuni hanno sfruttato a loro vantaggio lo statuto che permetteva loro di uscire e di chiedere il pagamento delle loro quote. Inoltre, Scrp dovrà pagare le spese di arbitrato e legali. In definitiva il giudice ha deciso che Scrp deve pagare al comune di Palazzo Pignano 819.705,60 euro, a quello di Casale Cremasco 240.364,80, a quello di Casaletto di Sopra 104.774,40, a quello di Romanengo 567.014,40, a quello di Salvirola 209.548,80, a quello di Soncino 1.109.376, a quello di Ticengo 101.692,80, a quello di Trescore 449.913,60. A queste cifre vanno aggiunti gli interessi che sono maturati fino al momento della sentenza. Scrp inoltre deve pagare 35mila euro per gli onorari e 50mila euro per le spese di legge.

Soddisfazione da parte dei sindaci degli otto comuni interessati: "Siamo sempre stati convintidiaver ragione. Spiace che si sia dovuti arrivare fino in tribunale", ha commentato a caldo Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco.