Crema News - Il duello

Cremasco, 10 agosto 2020


Il duello. Ci immaginiamo la musica di Morricone nel film Il Buono, il brutto e il cattivo (Il triello). Ma non sarà così, naturalmente. Sta di fatto che in questo afoso mese di agosto, un sussulto di novità lo portano gli otto sindaci pecoroni, ma vincenti. Dopo aver vinto il lodo arbitrale, adesso attendono il dunque (leggi i soldi). L'uscita del sindaco di Casaletto Ceredano, nonché presidente di Area omogenea Aldo Casorati ha lanciato pesanti accuse, raccolte dagli otto sindaci pecoroni (Salvirola, Ticengo, Soncino, Casaletto di Sopra, Casale Cremasco, Soncino, Trescore, Palazzo Pignano), che hanno deciso di sfidare Casorati a duello... verbale.

Ecco la proposta.


"Abbiamo letto la dichiarazione di Aldo Casorati, sindaco di Casaletto Ceredano e presidente dell’Area omogenea con la quale ci accusa di avere spaccato il territorio. Preferiamo non commentare. Ci limitiamo a osservare che quando si perde è buona cosa fermarsi e ricercare le cause della sconfitta per non ripetere in futuro gli errori che hanno generato la disfatta stessa. E’ inoltre opportuno chiedersi cosa si è fatto per evitarla. Incolpare i vincitori del fallimento - certificato da un lodo arbitrale - della propria condotta è infantile e poco costruttivo.

Precisato questo, proponiamo a Casorati la possibilità di dimostrare la sua accusa verso di noi durante un confronto pubblico tra lui e un nostro rappresentante. 

Un faccia a faccia durante il quale il presidente dell’Area omogenea potrà motivare, appunto, la sua accusa. Soprattutto avrà l’occasione per spiegare a noi, poi ai sindaci soci di Scrp e ai cittadini, perché il recesso è stato strumentale, tale da fare rivoltare nella tomba i fondatori del Consorzio intercomunale cremasco, che, è bene ricordarlo, era un organismo politico e non una società come Scrp.

Casorati potrà spiegare perché la gara d’appalto dei rifiuti è durata quattro anni. Perché in un anno sono stati spesi oltre 600mila euro in consulenze. Perché le decisioni relative alla vicenda A2A non sono state approvate dall’assemblea dei soci, ma decise solo dal Cda, che ha informato i soci a cose fatte. Poi, perché su questa operazione è intervenuta l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). In particolare potrà relazionare su come la vicenda sia finita: se è stata pagata una penale oppure no. Potrà inoltre motivare il perché, ai tempi del recesso, il costo medio annuo per dipendente di Scrp, era di 72 mila euro pro capite. E molto altro ancora, comprese le vicissitudini sui varchi.

Se il presidente dell’Area omogenea accetterà e ci darà risposte esaurienti siamo pronti a prenderci tutte le responsabilità di avere disturbato il sonno eterno dei padri fondatori del Consorzio intercomunale, che probabilmente non immaginavano di generare Società per azioni.

Lasciamo a Casorati la scelta del giorno e del luogo del confronto. Aspettiamo fiduciosi la sua risposta al nostro invito, che ci auguriamo sia positiva".


I sindaci dei comuni di

Soncino                                              Gabriele Gallina

Casale Cremasco Vidolasco      Antonio Grassi

Casaletto di Sopra                         Roberto Moreni

Palazzo Pignano                             Rosolino Bertoni  

Romanengo                                      Attilio Polla

Salvirola                                             Nicola Marani

Ticengo                                               Mauro Agarossi

Trescore                                             Angelo Barbati


Nella foto, un fotogramma di Il buono, il brutto e il cattivo