Crema News - Il nuovo Dpcm

Roma, 18 ottobre 2020


I sindaci potranno chiudere strade e piazze dopo le 21 per evitare assembramenti. I ristoranti rimangono aperti fino alle 24, ma ai tavoli non potranno sedersi più di sei persone. I bar dovranno invece chiudere alle 18 a meno che non facciano servizio al tavolo e potranno così proseguire l’attività fino a mezzanotte. Smart working al 75%, ingressi a scuola scaglionati. Palestre e piscine restano aperte ma hanno una settimana di tempo per adeguare i protocolli. Sono gli elementi principali del nuovo Dpcm che il presidente del Consiglio illustrerà questa sera in televisione e che è entrato in vigore alla mezzanotte.

Ristoranti aperti fino alle 24, massimo 6 persone a tavolo

Il nuovo pacchetto di misure coinvolge soprattutto bar e ristoranti che chiuderanno a mezzanotte, ma su di loro potrebbero gravare provvedimenti che puntano a limitare in modo mirato i luoghi che espongono a maggiore rischio di assembramento: in quei casi la chiusura anticipata alle 21 potrebbe quindi essere applicata, secondo il provvedimento, dagli stessi sindaci per intere strade.

Sindaci che però non ci stanno e rimandano la palla al governo: "Sarebbe un coprifuoco scaricato sulle nostre spalle. L'esecutivo si assuma le sue responsabilità".

In qualunque caso, dalle 18 sarà possibile soltanto il consumo al tavolo, a cui dovranno in ogni caso sedersi massimo sei persone. E all'esterno dei locali dovrà essere riportato il numero massimo di clienti consentiti all'interno. 

Una settimana alle palestre per adeguarsi ai protocolli

Palestre aperte, come volevano i governatori, ma con riserva: dopo un braccio di ferro tra i ministri di Sport e Salute, Spadafora e Speranza, il secondo era per chiuderle, le strutture incassano al momento una settimana di tempo per adeguarsi in maniera rigorosa ai protocolli. Gli sport di contatto a livello amatoriale, come calcetto e basket, restano vietati con uno stop anche per le relative associazioni e scuole per bambini e ragazzi. Il calcio dilettantistico resta attivo fino alla prima categoria.

Più smartworking per alleggerire il trasporto pubblico

Sul fronte dell'alleggerimento del trasporto locale, l'unica soluzione che accontenta tutti, esecutivo e Regioni , è quella di portare la quota di persone in smartworking dal 50 al 75%. Non ci sarà una riduzione della quota di riempimento dei mezzi, ma l'adozione di misure un maggior controllo sulle banchine delle metropolitane per agevolare i flussi di salita e discesa. "Aerei, navi, bus, treni a lunga e corta percorrenza hanno contribuito con lo 0,1% al contagio", chiarisce il ministro ai Trasporti, Paola De Micheli, che, oltre ai 1.600 bus turistici in circolazione, si dice "disponibile a potenziare il sistema".

Scuola, ingressi scaglionati e possibili turni pomeridiani

Cambia anche il calendario sugli orari delle scuole: ulteriori scaglionamenti, anche con eventuali turni pomeridiani e l'ingresso non prima delle 9, puntano a limitare il rischio caos nelle ore di punta, ma c'è il 'ni'' del ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina sulla richiesta pressante delle Regioni di potenziare la didattica a distanza, affinché diventasse in questi mesi una regola per il quarto e quinto anno delle superiori, e di indicarla in una norma nel prossimo dpcm.

Stop a sagre e fiere

Si torna indietro di mesi sul fronte degli eventi: saranno sospese sagre e fiere, ma consentite la manifestazioni di carattere nazionale e internazionale.

Massima precauzione con parenti e amici

"La strategia non è e non può essere la stessa della primavera: in questi mesi abbiamo lavorato intensamente - ha spiegato Conte -. Le misure più efficaci restano le precauzioni di base: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Facciamo attenzione nelle situazioni in cui abbassiamo la guardia, con parenti ed amici. In queste situazioni occorre massima precauzione". "Il governo c'e' ma ciascuno deve fare la sua parte". 

"Pronte 1600 attrezzature per terapie intensive"

 "In questi mesi - ha poi spiegato Conte nel corso della conferenza stampa nella quale ha illustrato le norme contenute nel nuovo dpcm - abbiamo lavorato intensamente, abbiamo più che raddoppiato i posti in terapia intensiva e siamo già pronti a distribuire altre 1.600 attrezzature per le terapie intensive e sub intensive. Siamo partiti da zero con le mascherine e ora ogni giorno ne distribuiamo 20 milioni: siamo in grado di fornire una mascherina agli studenti ogni giorno giorno. Siamo consapevoli che abbiamo diverse criticità ma siamo arrivati a fare 160mila tamponi al giorno anche se dobbiamo evitare le file di ore per farli".