Crema News - Visite, si paga fino a 450 euro

Regione, 17 novembre 2020


“La sanità lombarda non ha limite al peggio: lucra su chi sta male e ha bisogno di aiuto, lasciando indietro chi non può pagare”. Ad affermarlo è stato il consigliere M5s di Regione Lombardia Marco Degli Angeli, che nei confronti della nuova prassi messa in campo dal San Raffaele, far pagare 450 euro per una visita a domicilio a chi è affetto da coronavirus, lancia il suo attacco: “Sono esterrefatto. Da quando essere positivi al Covid significa essere un’occasione di business? Monetizzare sulla salute pubblica è qualcosa che va conto ogni dettame di buona civiltà. In tutto questo - domanda Degli Angeli - dov’è Regione Lombardia, che tanto si definisce all’avanguardia in ambito sanitario?”.

Il consigliere Degli Angeli non le manda certo a dire. Non può: né lui né il gruppo politico a cui appartiene. Non certo dopo che, da inizio pandemia, il M5s chiede un rafforzamento della sanità territoriale. “A mia firma - sottolinea Degli Angeli - ci sono diversi atti che lo testimoniano. I medici di base sono stati messi da parte, i laboratori non sono stati intensificati le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) hanno fallito la loro prerogativa. A fronte di tutto ciò - commenta sardonico il consigliere pentastellato - si è pensato di trovare una soluzione macina soldi: l'ennesimo regalo della Regione Lombardia ai privati, che in questo modo può moltiplicare i profitti”.

Analizzando la situazione, il vero problema non è tanto il tariffario all’avorio. Bensì, il problema è a monta e risponde a una mancanza inaccettabile: alla totale carenza dell’assistenza domiciliare. “Regione - spiega Degli Angeli - deve potenziare questo strumento rendendo la medicina un qualcosa più vicino ai cittadini, visti come pazienti da curare e non soggetti sui quali speculare”.

Parole forti e perentorie. Giuste soprattutto, quelle del consigliere M5s, che pone quindi l’accento sulla necessità di un intervento da parte di Regione: “Non è ammissibile venire a conoscenza di un business sul Covid. Non ci sono scusanti, l’assistenza deve essere estesa a tutti e non sono a una élite di cittadini”.