Crema News - Crema - Chiusure, parlano Bordo e Spreafico Franco Bordo e Francesco Spreafico

Crema, 25 aprile 2024 

(Sara Barbieri) Sono molte le attività che nell’ultimo periodo hanno chiuso i battenti in città ma altrettante quelle nate da poco o che sostituiranno le precedenti. “L’andamento dinamico della città non sta dando segnali negativi di preoccupazione- sostiene l’assessore Franco Bordo. - Infatti tanti negozi che chiudono danno poi il posto ad altre attività o cambiando gestione”.

Molti cittadini sono rimasti però particolarmente colpiti dalla chiusura di alcuni negozi storici, che hanno segnato la storia di Crema e su cui Bordo ha prontamente risposto: “Quando si parla di chiusure in molti casi si tratta di turn over, la famosa pasticceria Treccia d’oro è per esempio una chiusura non dovuta a problemi di clientela ma a un insieme di problematiche diverse. Dispiace sempre quando chiudono posti storici ma nel 2023 c’è stato un saldo positivo di 22 aperture, che non vuol dire che non ci sono state chiusure, ci sono cessazioni e cambi di gestione. Questo è l’avvicendamento nella maggior parte dei casi”.

Il mese di aprile soprattutto ha conosciuto un susseguirsi di nuovi tagli del nastro: in primis Business 2, negozio di abbigliamento gemello dell’attività in via Manzoni inaugurato sabato 13 aprile. Sempre nel settore abbigliamento ha aperto a inizio mese Nada Mas Boutique in via Cavour che sembra riscuotere molto successo, soprattutto tra i giovani. Ma non solo vestiti. Da poco è arrivata a Crema l’osteria cinese Gan Bei.

“Continua a esserci pessimismo in città – riferisce Francesco Spreafico, referente della Confcommercio per Crema – perché non si vede via d’uscita”.

Ma la città propone manifestazioni molto ben partecipate.

“Sì arriva tanta gente e l'assessore Franco Bordo è molto bravo a organizzare eventi che attirano gente, ma non è detto che il negozio di vicinato lavori. Sì, le persone guardano le vetrine, ma non si fanno acquisti”.

E’ un fenomeno recente?

“Direi che quest’anno si sente un po’ di più, anche se ormai è da qualche anno che in generale si ha un calo, i saldi vanno male, la gente ha paura”.

Paura di cosa?

“Di spendere. Prima la pandemia, poi le bollette, adesso la guerra. E intanto pochi guadagnano moltissimo e moltissimi poco”.

Alcuni negozi affermano che non trovano personale.

“In parte è vero. La gente ha meno soldi da spendere, i negozi guadagnano di meno e di conseguenza non possono pagare molto e, bisogna dirlo, i giovani non vogliono fare sacrifici”.

Come vede il futuro?

“Non so. Nel mio commercio, io vende generi alimentari, ci sono giorni che avanzo tre panini e altri intere ceste: troppa discontinuità”.